Steve Jobs, immortale

06/10/2011 02:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Il co-fondatore di Apple ci ha lasciato, in rispetto al suo amore per il minimalismo non ci dilungheremo in inutili parole di commiato. Sarà un grande vuoto. Le pubblicazioni di setteB.IT terminano con questo articolo, ogni eventuale aggiornamento lo troverete qui.
Steven Paul Jobs [24 febbraio 1955 – 5 ottobre 2011]

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La famiglia Jobs ha fatto sapere che: “Steve è morto oggi pacificamente, circondato dai suoi cari. Sappiamo che molti di voi piangono con noi, vi chiediamo di rispettare la nostra privacy in questi momenti di dolore”.

40-11949e_stevejobsmwApple ha annunciato la peggior notizia della sua storia e un po’ anche della nostra, ecco le parole del CEO Tim Cook, inviate a tutti gli impiegati: Ho una notizia molto triste da condividere con tutti voi. Steve è morto all’inizio di oggi (mercoledì 5 ottobre). Apple ha perso un visionario e genio creativo, il mondo ha perso un incredibile essere umano. Quelli di noi che hanno avuto la fortuna di conoscere e lavorare con Steve hanno perso un caro amico ed un mentore ispiratore. Steve ci lascia una società che solo lui avrebbe potuto costruire, il suo spirito sarà per sempre nelle fondamenta di Apple. Programmeremo una celebrazione straordinaria della vita di Steve per i dipendenti di Apple, si terrà a breve. Se volete condividere i vostri pensieri, i ricordi e le condoglianze, nel frattempo, usate questo indirizzo di posta elettronica rememberingsteve@apple.com . Nessuna parola può esprimere adeguatamente la nostra tristezza per la morte di Steve o la nostra gratitudine per l’opportunità di lavorare con lui. Onoreremo la sua memoria dedicando noi stessi a continuare il lavoro che tanto amava.

Il consiglio d’amministrazione di Apple ha scritto, anche alla SEC: Siamo profondamente addolorati di annunciare che Steve Jobs è morto oggi. La genialità di Steve, la passione e l’energia sono stati la fonte di innumerevoli innovazioni che hanno arricchito e migliorato tutte le nostre vite. Il mondo è incommensurabilmente migliore grazie a Steve. Il suo più grande amore era per sua moglie Laurene e la sua famiglia. I nostri cuori battono per loro e per tutti coloro che sono stati toccati dalle sue straordinarie facoltà.

Il socio della fondazione di Apple nel 1976, Steve “Woz” Wozniak, ha così commentato, anche in commossi video: Abbiamo perso qualcosa che non ritornerà. Per come la vedo io, comunque, il modo con cui la gente ama così tanto i prodotti che lui ha voluto creare significa che è stata data tanta vita al mondo.

40-11949d_stevejobsmwDalla Casa Bianca ecco il pensiero di Barack Obama: Michelle ed io siamo addolorati di apprendere della scomparsa di Steve Jobs. Steve è stato tra i più grandi innovatori americani – coraggioso abbastanza per pensare in modo differente, audace abbastanza per credere di poter cambiare il mondo e talentuoso abbastanza per farlo. Costruendo una delle società di maggior successo del pianeta partendo dal suo garage, ha esemplificato lo spirito di ingegno americano. Rendendo personali i computer e mettendo Internet nelle nostre tasche, ha realizzato la rivoluzione dell’informazione, non solo accessibile, ma intuitiva e divertente. E trasformando il suo talento per narrazione, ha portato la gioia a milioni di bambini ed adulti allo stesso modo. Steve amava dire che ha vissuto ogni giorno come se fosse l’ultimo. Lo ha fatto veramente, ha trasformato le nostre vite, ridefinito intere industrie, è riuscito in una delle imprese più rare nella storia umana: ha cambiato il modo in cui ognuno di noi vede il mondo. Il mondo ha perso un visionario. E non ci può essere un miglior tributo al successo di Steve se non dal fatto che gran parte del mondo ha appreso della sua scomparsa da un dispositivo da lui inventato. Michelle ed io mandiamo i nostri pensieri e preghiere a Laurene, moglie di Steve, la sua famiglia e tutti coloro che lo hanno amato.

Il co-fondatore di Microsoft Bill Gates ha così commentato: Sono profondamente triste nell’apprendere della morte di Steve Jobs. Melinda ed io estendiamo le nostre più sincere condoglianze ai suoi familiari ed amici, pure a chiunque sia stato in contatto con Steve tramite il suo lavoro. Io e Steve ci siamo incontrati quasi 30 anni fa e siamo stati colleghi, concorrenti ed amici per oltre la metà delle nostre vite. Il mondo raramente trova qualcuno che abbia avuto il profondo impatto che Steve ha avuto, i cui effetti saranno percepiti per molte generazioni a venire. Per coloro così fortunati da aver lavorato con lui, è stato un onore pazzesco. Sentirò immensamente la sua mancanza.

Il collega di Steve Jobs nel consiglio d’amministrazione di Disney, il CEO Bob Iger ha così commentato: Steve Jobs è stato un grande amico e un consulente di fiducia. La sua influenza si estenderà ben oltre i prodotti che ha creato, o le aziende che ha avviato. Si tratta dei milioni di persone che ha ispirato, delle vite che ha cambiato e della cultura che ha definito. Steve è stato un tale “originale”, con una mente creativa e fantasiosa ed ha segnato un’epoca. Nonostante tutto quello che ha fatto, sembra come se fosse solo all’inizio. Con la sua morte il mondo ha perso un originale raro, Disney ha perso un membro della nostra famiglia ed io ho perso un grande amico. I nostri pensieri e preghiere sono con Laurene, sua moglie ed i suoi figli, in questo momento difficile.

40-11949f_stevejobsmwI compagni d’avventura John Lasseter & Ed Catmull, rispettivamente capo creativo e presidente di Disney-Pixar Animation Studios, hanno così commentato: Steve Jobs è stato un visionario straordinario, nostro carissimo amico e la luce guida della famiglia Pixar. Ha visto il potenziale di ciò che Pixar avrebbe potuto essere prima di tutti noi ed oltre ciò che chiunque abbia mai immaginato. Steve ci ha dato una possibilità ed ha creduto nel nostro folle sogno di fare film in computer grafica, l’unica cosa che ha sempre detto era semplicemente ‘rendetelo grande’. Lui ha scelto per Pixar come fare le cose che abbiamo realizzato, è stata la forza, l’integrità e l’amore per la vita che ha fatto di tutti noi persone migliori. Lui sarà per sempre una parte del DNA della Pixar. I nostri cuori vanno a sua moglie Laurene ed ai loro figli, durante questo periodo incredibilmente difficile.

Il co-fondatore di Google, Larry Page ha così commentato: Sono molto, molto triste di sentire la notizia di Steve. Era un grande uomo dai risultati incredibili e dalla brillantezza stupefacente. Sembrava sempre di essere in grado di dire in poche parole quello che, in realtà, chiunque avrebbe dovuto pensare. La sua focalizzazione sull’esperienza dell’utente era sopra ogni altra cosa ed è sempre stata fonte di ispirazione per me. E’ stato molto gentile a contattarmi quando sono diventato CEO di Google ed a trascorrere con me un po’ di tempo, offrendo i suoi consigli e la sua conoscenza anche quando non stava affatto bene. I miei pensieri e quelli di Google sono per la sua famiglia e tutta la famiglia di Apple.

Il co-fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg ha così commentato: Grazie Steve per essere stato un mentore ed un amico. Grazie per averci mostrato che quello che hai creato può cambiare il mondo. Ci mancherai.

Il presidente di Virgin, Richard Branson ha così commentato: Mi sono svegliato questa mattina ed ho sentito della triste notizia che Steve Jobs ha perso la sua battaglia contro il cancro. Era un uomo d’affari veramente grande, ma più di quello era fonte di ispirazione per i giovani, imprenditori, inventori, progettisti, early adopter, musicisti in erba e le persone con disabilità, che hanno scoperto come i dispositivi Apple li collegano al mondo. Così tante persone sono state incoraggiate da Steve e si sono riferiti alla storia della sua vita: gli adottati, quelli che hanno abbandonato l’università, gli imprenditori che lottano, gli imprenditori estromessi per capire come fare la differenza nel mondo e persone che combattono le malattie debilitanti. Eravamo tutti con lui in qualche modo e si vede un po’ di noi stessi nei suoi successi personali e professionali e nelle sue lotte. Ha ispirato con il suo messaggio diretto “il vostro tempo è limitato, non sprecatelo vivendo la vita di altri… abbiate il coraggio di seguire ciò che vi detta il vostro cuore e l’intuizione. “Eppure, nonostante tutto il suo successo – non ha mai dimenticato ciò che è stato veramente importante nella vita ed era un capofamiglia molto amato. I miei pensieri sono per Laurene e la sua famiglia. Ci mancherà molto.


Il 56enne Steve Jobs era ammalato da tempo e, per questa ragione, a fine agosto si era dimesso da CEO, lasciando il timone del comando a Tim Cook. Le 3 bandiere (Stati Uniti, California ed Apple) davanti alla sede di Apple a Cupertino sono state abbassate a mezz’asta. Steve lascia la moglie Laurene ed i figli Erin, Eve, Lisa, Reed Paul, più la sorella Mona.

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Vogliamo ricordarcelo così, tutto il resto del mondo si è abbeverato dal suo genio. Quello che lui vedeva ieri noi lo capiremo tra almeno 10 anni. Nella sua categoria sarà inarrivabile.


-(tra le foto appena viste ce n’è una che cita Gordon Moore, ma in realtà la persona accanto a Steve Jobs è Andy Grove, anch’egli co-fondatore di Intel)-

Come potete vedere da queste immagini provenienti da Campi Bisenzio (FI), gli Apple Store (almeno quelli italiani) hanno spento il marchio della mela morsicata.

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Ed all’interno c’è la home page celebrativa di Steve Jobs sui computer accesi.

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La biografia di Steve Jobs scritta da Walter Isaacson uscirà prima del previsto, non più a fine novembre o più tardi ma il 24 ottobre, anche in Italiano edita da Mondadori. Le prenotazioni su Amazon ed altri negozi online si erano impennate incredibilmente nelle ultime ore. Su Fortune leggiamo che il prossimo numero di Time sarà dedicato a Jobs, per la settima volta in copertina. Ci viene regalato anche un breve estratto dell’imminente biografia: Isaacson nel 2004, dietro la richiesta di una biografia fatta direttamente da Steve Jobs, si era rifiutato di accontentarlo perché “era troppo presto per il CEO di Apple”, ma ancora non sapeva dei guai fisici che lo hanno poi colpito duramente negli ultimi anni.

Ammesso e non concesso che la fonte sia affidabile (visto che non si è accorto dell’aumento ufficiale delle pagine della biografia a 656 pagine), pare che Sony Pictures abbia acquisito i diritti per fare del libro di Walter Isaacson un film, che sarà prodotto da Mark Gordon per la sua Gordon and Management 360, già protagonisti con “The Social Network” e “Moneyball”.

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A Fortune l’attore Noah Wyle ha confessato che farebbe di tutto per ri-avere la parte di Steve Jobs nel futuro film che Sony dovrebbe fare, basandosi sulla biografia di imminente pubblicazione.

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Vogliamo offrirvi un ultimo servizio esclusivo, ma vi dovete affrettare. Se avete un cuore che desidera esprimere tutto il vostro sentimento sulla scomparsa di Steve Jobs, allora inviateci 1 messaggio di 1 pagina (indifferentemente disegno o testo o foto) che avreste voluto esprimere sul co-fondatore di Apple, li stamperemo e li porteremo ad Apple a Cupertino. Inviate SOLO file in formato PDF (comandate una stampa dall’applicativo, ma poi premete il tasto PDF/Registra come PDF) e su dimensioni massime US Letter (20,32 × 26,67 cm) a staff@setteb.it entro le 23:59 di sabato 8 ottobre. Fate girare la voce rapidamente.


Qui è sabato pomeriggio, siamo arrivati a Cupertino per testimoniarvi cosa sta accadendo e per mostrare prova fotografica che i vostri messaggi inviati in redazione fino alla scorsa mezzanotte (italiana) sono in buone mani, quelle del destino. Il memoriale spontaneo nato qui accoglie anche il volume con i vostri ringraziamenti e saluti.


Dopo avervi mostrato il memoriale ufficioso nato a Cupertino, ecco quello di Palo Alto, davanti all’abitazione principale della famiglia Jobs. Il giardino con i meli e tutto attorno l’abbraccio commosso della gente. Poi una visita all’Apple Store più vicino a casa, spesso visitato da Steve Jobs, in forma anonima e nascondendosi (se nessuno lo riconosceva) tra i clienti.

Anche gli amici del Caffè Mac (il premiatissimo sistema sconfinato delle varie mense di Apple) hanno raccolto un po’ di firme ed hanno depositato questo strano oggetto nel memoriale, accanto alle loro magliette. Questo è un “cartone” di materiale riciclato studiato appositamente per il trasporto della pizza senza condensa, senza raffreddamento, risulta perfetta anche dopo un po’ di tempo. Non ci crederete ma il brevetto (perché è stato brevettato dagli uomini di Apple) era piaciuto moltissimo a Steve Jobs e si era complimentato con il creatore.

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Qui abbiamo trovato svariati settimanali e numeri speciali di magazine che hanno dedicato la copertina a Steve Jobs, qui sono mostrate alcune pagine interne.

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Ciccando su questo link dell’AP – Associated Press potrete scoprire, senza troppe sorprese, di cosa esattamente è morto Steve Jobs, ecco il certificato. Se qualcuno vuole andare a trovarlo, il cimitero lo identifica Forbes, che aggiunge anche l’ora della morte: le 15 del 5 ottobre, ovvero la mezzanotte tra il 5 ed il 6 con l’orario italiano.


Masayoshi Son, il CEO del carrier giapponese Softbank, ha riferito che il giorno prima della morte Steve Jobs aveva fatto interrompere il suo meeting con Tim Cook perché il “vecchio” CEO di Apple doveva incontrare il “nuovo” CEO di Apple per discutere di futuri prodotti.


Ma quanto si divertiva con il suo socio Woz ai tempi degli scherzi telefonici dalla “blue box”? Guardate questo video d’epoca, con ammissione dell’atto illegale ed un ghigno sul viso.

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Per qualche ragione il governatore della California ha dichiarato il 16 ottobre il giorno per ricordare Steve Jobs, Apple avrebbe invitato i più stretti conoscenti e personalità del settore all’università di Stanford proprio per domenica 16 (attraverso la fondazione di beneficenza della famiglia Jobs), dove ci sarà una celebrazione privata. Di sicuro non sarà quel 18 che qualcuno aveva ipotizzato giorni fa (figuriamoci se Apple vi dava la soddisfazione di accontentarvi!), potrebbe essere il 19 quando negli Apple Store sarà visto il discorso del 2005 a Stanford e perciò i negozi resteranno chiusi per 1 ora. Resta quindi il dubbio se in futuro dovremo ricordare il co-fondatore di Apple il 5 ottobre (giorno della morte in USA), il 6 ottobre (giorno della morte con il fuso orario italiano), il 16 ottobre oppure il 19.


La Città di Cupertino paga un commosso omaggio a Steve Jobs, attraverso il video della sua ultima apparizione pubblica.


Dal 19 ottobre Apple ha iniziato a far scorrere i selezionati messaggi della gente tra quelli ricevuti nei giorni scorsi. Sono tutti scritti in inglese, abbiamo quindi previsto bene le intenzioni di Apple chiedendovi di inviarceli, li abbiamo portati direttamente sul posto come hanno testimoniato le nostre precedenti fotografie. Apple ha anche registrato il 5 ottobre il dominio rememberingstevejobs.com, che rimanda direttamente alla pagina apple.com/stevejobs. A partire dal 20 ottobre la home page di Apple ha tolto l’immagine di Steve Jobs ed ha messo quella degli iPhone 4S. Ovviamente le home page internazionali del sito di Apple sono indietro, come in quella italiana nulla cambia ed i messaggi, o in lingua locale o la semplice replica dello scorrimento dei messaggi in inglese, ancora non si sono visti. E’ tutto finito, è tutto messo da parte, il business deve ricominciare.

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Ecco tutte le lingue tradotte da Apple (che si è tenuta lontana dalle varie indiane, quelle africane ed alcune asiatiche, dove è stato imposto l’inglese) per chiedere le commemorazioni personali, tanto poi saranno pubblicate solo quelle testuali ed in inglese.

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A 14 giorni di distanza dalla scomparsa di Steve Jobs, dopo una cerimonia estremamente privata per la tumulazione, una cerimonia per le selezionate personalità nella cappella dell’università di Stanford ed una celebrazione riservata ai dipendenti dei 357 Apple Store sparsi in 11 nazioni (i quali sono rimasti chiusi al pubblico, appositamente, per 2 ore), ecco quella per i dipendenti della sede centrale di Cupertino con gli interventi di Tim Cook, Bill Campbell, Al Gore ed altri. Le immagini sono state fornite da CNET/CBS, NBC e da alcuni dipendenti. Apple ne ha ufficialmente distribuita 1 sola via AP – Associated Press.

Il biografo Walter Isaacson rivelerà domenica 23 ottobre, al programma “60 minutes” di CBS (il libro su Jobs di imminente pubblicazione uscirà in USA per una succursale di CBS, Simon & Schuster), che il co-fondatore di Apple aveva atteso oltre 9 mesi prima di farsi operare di tumore al pancreas, curandosi unicamente con blanda medicina alternativa. Solo con le insistenze dei medici e della famiglia si era “fatto aprire, violare il corpo”, ma in seguito si pentirà del tempo perso.


Non ci sembra il caso di riassumere qui tutte le indiscrezioni (promozionali) tratte dalla biografia su Steve Jobs, che uscirà nelle librerie lunedì 24 ottobre, non vogliamo rovinare il piacere di leggere quel libro, ma alcune testate statunitensi e non le stanno pubblicando in queste ultime ore di segretezza.


“Uno come Steve Jobs nasce ogni 250 anni, era unico, la sua perdita è gravissima per tutto il mondo, ci mancherà molto, ma la sua ispirazione continuerà a vivere” ha dichiarato alla conferenza del Wall Street Journal AsiaD l’ex vice presidente statunitense Al Gore, nonché consigliere d’amministrazione di Apple.


La sorella di Steve Jobs, Mona Simpson, ha consegnato al New York Times quanto da lei scritto e letto al funerale, per raccontare le ultime ore del fratello e non solo.

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Appena terminata la messa in onda dello speciale di “60 minutes” con Walter Isaacson, Apple ha pubblicato tutto il video da 81 minuti della celebrazione di Apple, avvenuta nel campus di Cupertino 5 giorni prima. Dobbiamo ringraziarli per condividere con tutto il mondo quel momento emozionante, aperto da Tim Cook e con la discreta partecipazione anche della moglie di Steve Jobs, Laurene, in mezzo all’abbraccio dei dipendenti di Apple. Emblematico il racconto di Jonathan Ive, il responsabile del design, che ci ha fatto partecipi di cosa succedeva quando viaggiava con Jobs: “ogni volta che entravo in una camera d’albergo posavo i bagagli vicino alla porta e mi sedevo accanto al telefono in attesa della sua telefonata, inevitabile, avrebbe sicuramente detto ‘ehi, Jony, qui fa schifo’ e così dovevamo andare altrove”.

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