Steve Jobs dimezza la quota azionaria in Apple

24/03/2006 10:00 CET

di Fabio M. Zambelli

 E’ sempre il terzo maggior azionista dell’azienda del Mac e dell’iPod ma passa da 10 a 5 milioni, aumentando il suo conto in banca di 300 milioni di dollari in cash. Che vorrà dire questa mossa?
Venerdì scorso il CEO di Apple ha quasi dimezzato la sua quota di azioni AAPL nel portafoglio.

Dal documento Form 4 inviato domenica alla SEC – Security Exchange Commission, si deduce che Steve Jobs ha alleggerito di 4 milioni e mezzo di azioni (per la precisione 4.573.553) la sua percentuale in AAPL, che in febbraio era calcolata ufficialmente all’1,19%, ovvero il terzo maggiore azionista a Cupertino.

I due azionisti che avevano una percentuale superiore a Jobs all’interno di Apple erano i due fondi Fidelity Investments (7,02% con 59.629.448 azioni) e Barclays Global Investors (5,91% con 50.194.287 azioni).

Jobs ha venduto le azioni ad un valore nominale di 64,66 dollari (chiusura del NASDAQ del 17 marzo 2006) il che significa incamerare 295.725.936,98 dollari in più sul conto in banca, gli restano altre 5.426.451 AAPL in mano, mantenendolo comunque al terzo posto tra i maggiori azionisti.

Gli altri grandi azionisti di Apple sono Ron Johnson (2.162.597 azioni), Arthur Levinson (345.015 azioni), Tim Cook (312.597 azioni), Peter Oppenheimer (276.643 azioni), Jonathan J. Rubinstein (272.174 azioni), William Campbell (211.004 azioni), Millard Drexler (210.000 azioni), Jerome York (70.000 azioni), Al Gore (60.000 azioni) e Fred Anderson (5.344 azioni), tutti direttori o consiglieri d’amministrazione dell’azienda, tranne Fred Anderson che è ormai un ex essendo andato in pensione dalla sua carica di CFO, ognuno con una quota inferiore all’1% del totale.

Non è chiaro cosa significhi questa mossa a sorpresa di Jobs, cinquantunenne co-fondatore dell’azienda assieme a Steve Wozniak alla vigilia del trentesimo anniversario di Apple.

Ricordiamo che il secondo trimestre fiscale di Apple sarà annunciato il 19 aprile alle 14 ora locale di Cupertino.

Aggiornamento: secondo alcuni ben informati Steve Jobs avrebbe liquidato tale cifra non vendendo le azioni ma facendole ritirare dall’azienda (non open market), il tutto per pagare le tasse dovute per i suoi crediti con il fisco USA per la proprietà delle azioni AAPL. Il CEO di Apple possiede ancora molte altre opzioni agevolate d’acquisto.



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