Piaccia o no a Jobs, la blogosfera corregge Apple sui PDF

28/06/2010 07:04 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001La nuova versione dell’applicativo mobile per leggere i libri elettronici ha aggiunto la compatibilità con i PDF, ma non fa tutto quello che prometteva. E’ la blogosfera ad accorgersene, non le recensioni privilegiate e nemmeno la stessa Apple.
Apple si è “abbassata al livello dei blogger“, come non avrebbe mai voluto il suo CEO Steve Jobs.

Con il nuovo “iBooks” versione 1.1 Apple ha introdotto il supporto ai documenti PDF, oltre alla lettura degli ePub dei libri elettronici distribuiti con o senza sistema anti-copia.

Venerdì TUAW notava che quanto Apple prometteva sul suo sito per questo applicativo, non si realizzava nella pratica. In particolare si dichiarava che le pagine di un file PDF potevano essere sfogliate con una piega del foglio virtuale, ma invece serve un colpo secco per passare oltre, inoltre è impossibile sottolineare parti di un testo di un PDF e quindi usare il dizionario/creare un appunto/copiare il testo.

TUAW nel weekend ha avuto l’anonima soddisfazione di vedere corretto il testo presentato sul sito di Apple per gli Stati Uniti, nonostante l’assenza di differenze linguistiche con le pagine per la Gran Bretagna questa sezione non è stata aggiornata e continua a presentare la descrizione errata delle funzioni sui PDF. Inutile aggiungere che se non si sono curati dei cugini anglosassoni, la descrizione in italiano è ugualmente sbagliata.

L’attenzione del popolo di Internet dovrebbe essere gradita ad Apple, visto le volte che ha obbligato l’azienda a correggersi per essere più precisa grazie al sapere diffuso, invece del sapere chiuso nei cubicoli di Cupertino.

Apple farebbe bene a scendere dal piedestallo, soprattutto per questioni geografiche, negli ultimi anni ci siamo accorti spesso di quanto poco a Cupertino si curino di quello che succede fuori dagli Stati Uniti: la Groenlandia e l’Islanda non esistevano, secondo loro un iTunes Store in Italia non c’era, idem in Nuova Zelanda, l’Alaska e la Scozia venivano eliminate dal pianeta ma anche la Sardegna. Infine è da 2 mesi che in Austria non opera il 23esimo iTunes Store, secondo Apple.

Per le questioni linguistiche vi rimandiamo volentieri alla rassegna degli orrori per la lingua di Dante che Apple continua a fare, spesso senza correggere nemmeno dopo la pubblicazione degli errori.

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