Per quanto pazzesco possa sembrare, ha senso iCloud su Azure

15/06/2011 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Almeno temporaneamente (fino all’autunno) Apple non starebbe ancora usando la propria “nuvoletta” ma le strutture di Microsoft e non solo. Ci sono sospetti che si tratti del cloud che già è piaciuto a Pixar.
Se risparmiamo ai vostri occhi tante bufale è perché il nostro setaccio delle notizie è molto selettivo, eppure quella che stiamo per raccontarvi non è stata liquidata in pochi istanti ma abbiamo voluto approfondire.

La versione beta di iCloud, ufficializzata solo 9 giorni fa, sarebbe “powered by Windows Azure”, la soluzione cloud di Microsoft, oltre che “powered by AWS”, l’altra analoga di Amazon.

Non è una barzelletta perché ci sono le prove scovate da InfiniteApple. Ma anche ai San Tommaso come noi serve qualcosa di più per cominciare a ridere: oltre alle osservazioni puntuali di Mary-Jo Foley possiamo aggiungere altri tasselli a sostegno dell’ipotesi un po’ bizzarra. Il responsabile dei datacenter di Apple è quel Kevin Timmons che ha lavorato per Microsoft fino a pochi mesi fa e che Pixar (benché ormai venduta da Steve Jobs a Disney oltre 5 anni fa) sia un cliente di Windows Azure.

Le immagini mostrate da Apple dei corridoi pieni di server nel nuovo impianto di Maiden (oltre a Newark e prossimamente Santa Clara), dove sarebbero stati installati 12 PB da Isilon Systems, non spiegano in modo definitivo che macchinari sono presenti e si ipotizza un misto di tecnologie Linux, Solaris, AIX e Mac OS X.

Memori dei blackout assicurati da Azure in passato, ricordiamo che è Apple stessa ad aver definito iCloud ancora un servizio sperimentale, che andrà a regime in autunno. Questi mesi di rodaggio su altrui piattaforma potrebbero essere una fase temporanea e non da usare in futuro.

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