Apple fa infuriare HTC, Nokia, RIM e Samsung

19/07/2010 07:01 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001La prova comparativa fatta da Apple sui telefoni della concorrenza non è stata gradita ed arrivano le repliche. Parla anche Samsung. Aggiornato.
Per dimostrare che l’iPhone non è peggio di altri telefoni, ma che tutti soffrono di punti deboli sulle antenne coperte dalla mano, Apple ha svolto nel suo laboratorio da 100 milioni di dollari i test comparativi su RIM BlackBerry, HTC con Android e Samsung con Win Mobile. Apple ha citato ma non ha mostrato anche un Nokia con Symbian.

A poche ore dalla conferenza di venerdì sera quasi tutte le aziende chiamate in causa hanno avuto qualcosa da dire: RIM trova inaccettabile il tentativo di Apple di trascinare anche l’azienda canadese nel ginepraio di cui solo Apple deve rendere conto con quelle antenne, settore dove RIM opera da oltre 20 anni con efficacia, ecco perché il design come quello dell’iPhone 4 è stato evitato; HTC si limita a calcolare nello 0,016% i clienti del modello Droid Eris che sono rimasti insoddisfatti dalle prestazioni dell’antenna di quello smartphone (contro lo 0,55% dell’iPhone 4); Nokia ricorda che il suo modello 8810 del 1998 è stato il primo con antenna integrata ed interna, al quale sono seguiti centinaia di modelli, la società finlandese ha studiato e progettato attentamente come si usa un telefono e quindi i posti migliori dove piazzare le antenne, in caso di conflitti Nokia privilegia le performance dell’antenna sul design.

Al momento Samsung non ha voluto intervenire in questa discussione.

Aggiornamento del 19/07/2010: Samsung fa sapere che le antenne dei propri dispositivi sono studiate per stare alla larga dalla presa delle mano, dai nostri test non abbiamo registrato problemi e non succederà nemmeno in futuro. Si aggiunge anche Motorola che conferma di non avere antenne esterne sui propri telefoni ed è cosciente che agli utenti non può essere detto come tenerlo in mano.



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