Xserve con Xeon non c’è ancora ma sarà modulare

18/10/2006 08:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Apple ha sempre venduto le parti sostituibili del server da una unità ma pare che con la prossima versione, attesa a giorni, l'Xserve sarà estremamente facile da smontare pezzo per pezzo.

Apple ha sempre venduto le parti sostituibili del server da una unità ma pare che con la prossima versione, attesa a giorni, l'Xserve sarà estremamente facile da smontare pezzo per pezzo.
 
Tom Yager di InfoWorld è stato uno dei pochi fortunati giornalisti che Apple ha invitato nel campus di Cupertino per dare una occhiata in anteprima al nuovo Xserve con processore Intel.

L'eliminazione dell'Xserve con G5 avveniva dal sito di Apple solo a fine agosto suggellando in 230 i giorni il tempo in cui l'azienda di Cupertino è andata a cancellare completamente i Mac con processori PowerPC.

Da allora il "popolo dei server Mac" è rimasto orfano di un prodotto server di Apple.

A giorni è atteso l'arrivo sul mercato dell'Xserve con Intel Xeon, visto che era stato annunciato per il mese di ottobre l'unica "finestra" che ci sembra valida per una presentazione ufficiale è il MacExpo che andrà in scena a Londra settimana prossima.

Chi ha potuto osservare da vicino la struttura interna del nuovo Xserve ci fa sapere che il lavoro è stato eccellente, sembra quasi impossibile credere che chi ha fatto l'Xserve G5 e chi l'Xserve Xeon sia la stessa azienda: rivoltato come un calzino.

Chi compererà l'Xserve Xeon potrà sostituire molte componenti da solo (come per il precedente modello, ma molto meglio) e questo sembra essere stato uno dei punti focali degli ingegneri di Cupertino, Yagen ne appare piuttosto entusiasta del buon lavoro fatto: "la scheda logica non è rettangolare ma si insinua attorno agli chassis come il corso di un fiume tra le colline, non si trova un centimetro quadrato coperto da un componente che ne impedisce la visione".

Il fatto che si possa smontare senza troppi strumenti non lo ha reso certamente un server fragile, anzi, è una macchina fatta per sopravvivere a lungo. Non ci sono lunghi e fastidiosi cavi che scorrono da una parte all'altra del server, si sprecano i commenti positivi al pari del primo esordio del PowerMac G5 (giugno 2003), uno dei primi computer ordinati in modo rigoroso e scomponibili della storia.

Il giudizio finale di Yager è divertente ed efficace: "ogni pezzo dell'Xserve Xeon, dalla scheda logica all'alimentatore passando per i ventilatori e pure la CPU, può essere smontato in cinque minuti mentre si addenta una fetta di pizza".

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