Top500, la Cina arriva al secondo posto dei supercomputer

31/05/2010 16:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001L’immobilismo non è un bene tra i sistemi di calcolo più potenti della Terra e l’unico supercomputer italiano tra i primi 100 scivola sempre più in basso..
Da Amburgo arriva la nuova Top500 di giugno, la classifica dei più potenti supercomputer del pianeta pubblicata dall’Università di Mannheim, dal NERSC/Lawrence Berkeley National Laboratory e dall’Università del Tennessee, Knoxville.

La sorpresa più grande è rappresentata dalla Cina che raggiunge la seconda piazza, con il supercomputer del National Supercomputing Centre a Shenzhen, dalla potenza di calcolo teorica di 2,98petaflop al secondo ottenuta grazie all’acceleratore nVidia Tesla.

IBM supera HP come marchio dei sistemi per 196 supercomputer (39,2%) a 186 (37,2%); tra i processori impiegati domina Intel con 401 (80,2%) di tipo EM64T ed altri 5 IA-64 (1%), AMD è seconda con 49 sistemi (9,8%) e poi i 42 Power di IBM (8,4%).

Ecco i primi dieci supercomputer in classifica:

1) “Jaguar” [Cray XT5-HE, Opteron Six Core “Istanbul” 2,6 GHz, con 224.162 nuclei per 1,759 petaflop al secondo, su sistema operativo Linux] @ Oak Ridge National Laboratory, USA

2) “Nebulae” [TV3600 Blade, Intel EM64T Xeon X5650 “Westmere-EP” 2,66 GHz, nVidia Tesla C2050, con 120.640 nuclei per 1,271 petaflop al secondo, su sistema operativo Linux]

3) “RoadRunner” [IBM BladeCenter QS22/LS21 Cluster, PowerXCell 8i 3,2 GHz, Opteron DC 1,8 GHz, con 122.400 nuclei per 1,042 petaflop al secondo, su sistema operativo Linux] @ Los Alamos National Laboratory, USA

4) “Kraken XT5″ [Cray XT5-HE QuadCore, Opteron Six Core “Istanbul” 2,6 GHz, con 98.928 nuclei per 831,7 teraflop al secondo, su sistema operativo Linux] @ National Institute for Computational Sciences – Univ. of Tennessee, USA

5) “Jugene” [IBM Blue Gene/P, PowerPC 450 850 MHz, con 294.912 nuclei per 825,5 teraflop al secondo, su sistema operativo CNK/SLES 9] @ FZJ Jülich Research Centre, Germania

6) “Pleiades” [SGI Altix ICE 8200EX/8400EX, Xeon HT QC 3 GHz, “Nehalem EP” 2,93 con 81.920 nuclei per 772,7 teraflop al secondo, su sistema operativo Linux] @ NASA Ames Research Center, USA

7) “Tianhe-1″ [NUDT Cluster, Xeon E5540/E5450 con 71.680 nuclei per 563,1 teraflop al secondo, su sistema operativo Linux] @ National SuperComputer Center, Cina

8) “Blue Gene/L” [IBM Blue Gene/L eServer, PowerPC 440 700 MHz, con 212.992 nuclei per 478,2 teraflop al secondo, su sistema operativo CNK/SLES 9] @ Lawrence Livermore National Laboratory, USA

9) “Intrepid-Blue Gene/P” [IBM Blue Gene, PowerPC 450 850 MHz, con 163.840 nuclei per 458,6 teraflop al secondo, su sistema operativo CNK/SLES 9] @ Argonne National Laboratory, USA

10) “Red Sky” [Sun Blade x6275, Xeon X55xx 2,93 GHz, con 42.440 nuclei per 433,2 teraflop al secondo, su sistema operativo CentOS] @ Sandia National Laboratories / National Renewable Energy Laboratory, USA

Solo “Pleiades” e “Red Sky” hanno aumentato la potenza rispetto alla precedente classifica semestrale, quindi mantengono le loro posizioni in classifica, oltre alla vetta stabile ed alla nuova entrata al secondo posto tutti scivolano di un posto, “Tianhe” dalla quinta alla settima posizione.

L’Italia è presente nei primi 100 supercomputer sempre e solo con il sistema “CINECA” di Bologna che precipita ulteriormente dal 61esimo al 70esimo posto per assenza di aumento di potenza di calcolo.



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