Per Apple il costo delle lobby aumenta

09/06/2008 16:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Nel primo trimestre dell'anno Apple avrebbe fatto azioni di lobby nei principali organismi federali degli Stati Uniti per un valore di 390.000 dollari.

Nel primo trimestre dell'anno Apple avrebbe fatto azioni di lobby nei principali organismi federali degli Stati Uniti per un valore di 390.000 dollari.
 
Secondo quanto riportato dall'AP – Associated Press Apple avrebbe pagato 390.000 dollari tra gennaio e marzo in "spese di cortesia" (che in USA sono legali, se dichiarate), per spingere le proprie richieste/necessità negli uffici di Washington.

Le cosiddette lobby "tirano l'acqua al loro mulino" tra Congresso, Ufficio Brevetti, Dipartimento del Commercio, FCC – Federal Communications Commission ed altre agenzie. Apple, nello specifico, ha pagato specialisti per richiedere legislazioni utili al business dell'azienda: mantenere un trattamento uguale per tutto il traffico dati online; richiedere di riforma per un programma che fornisca la banda larga nelle scuole e biblioteche, comprese le aree rurali del paese; legislazioni ecologiche sull'efficienza energetica e riciclaggio dei rifiuti elettronici; regole sul commercio ed infine sui crediti delle tasse per ricerche e sviluppo.

Ricordiamo che nella prima metà del 2007 l'azienda di Cupertino aveva pagato 720.000 dollari per le medesime pratiche. Pare quindi che il prezzo stia salendo per Apple.



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