L’email USA è in Iran, Apple esclusa

26/08/2008 17:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001La nazione persiana, nonostante gli embarghi statunitensi, è elencata tra quelle che possono attivare un servizio di posta elettronica con le maggiori compagnie USA del settore. MobileMe no.

La nazione persiana, nonostante gli embarghi statunitensi, è elencata tra quelle che possono attivare un servizio di posta elettronica con le maggiori compagnie USA del settore. MobileMe no.
 
Il 29 ottobre 1987 il presidente statunitense Ronald Reagan impose sanzioni all'Iran per il supporto di quel paese al terrorismo internazionale, successivamente (nel 1995, 1997 e 2000) gli Stati Uniti hanno variato la rigidità dell'embargo a seconda dei rapporti politici.

Sostanzialmente adesso gli USA non possono importare prodotti iraniani (caviale e tappeti persiani sono tra le poche esclusioni) e non possono esportare prodotti, tecnologie o servizi. Non chiedeteci come fa la compagnia aerea nazionale Iran Air a volare con i velivoli Boeing perfettamente revisionati, non abbiamo una risposta per tutto.

Grazie a The Register che ha sollevato il problema, notiamo che le maggiori corporation statunitensi, leader nella posta elettronica, possono offrire ai residenti in Iran tale servizio.

Sia Yahoo! che Microsoft e Gmail elencano l'Iran tra i paesi che gli utenti possono indicare come paese di provenienza, accendendo così un indirizzo email e gestendolo da un normale collegamento a Internet. Non Apple che per MobileMe, seppur nella versione in prova, non indica l'Iran tra le nazioni "autorizzate".

Chi avrà ragione? Ammesso che gli embarghi ai "paesi canaglia" siano un buon metodo avere la ragione su problemi politici e rapporti internazionali.

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