ISP con i “buchi”? EFF propone Switzerland

05/08/2008 09:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Chi c'è di più neutrale del paese elvetico per scoprire se la rete è
davvero libera e verificare se il fornitore d'accesso a Internet sta
decidendo unilateralmente cosa si può fare online?

Chi c'è di più neutrale del paese elvetico per scoprire se la rete è
davvero libera e verificare se il fornitore d'accesso a Internet sta
decidendo unilateralmente cosa si può fare online?
 
Alcuni service provider stanno decidendo unilateralmente che la "strada" verso Internet deve essere percorsa solo in alcune direzioni, l'utente non viene adeguatamente informato e crede di avere la libertà di fare quello che crede, invece no.

04478b_effswitzerlandLa castrazione di Internet sta cominciando a diventare un problema. Non parliamo della Cina ma degli USA, l'EFF – Electronic Frontier Foundation si fa nuovamente portavoce nella protesta e rilancia con un'applicazione messa a disposizione di chi desidera verificare che tipo di collegamento a Internet ha a disposizione.
 
Switzerland, un software open source in versione alpha (su Mac OS X Tiger è richiesto Phyton 2.5.2 per funzionare, su Mac OS X Leopard è sufficiente Python 2.4), è disponibile sui server di SourceForge.
 
Il nome della nazione ai nostri confini settentrionali è indicativo per lo storico ruolo di paese non schierato mantenuto negli ultimi conflitti e per il formaggio con i buchi (risparmiamo le altre banali citazioni di cioccolato ed orologi). La neutralità della rete ed i servizi disconnessi sono i due problemi che si stanno verificando con l'accesso a Internet.
 
Con questo strumento a linea di comando, dedicato quindi agli esperti, ognuno saprà se l'ISP è veramente neutrale e lascia all'utente la decisione di quale strada percorrere online e con quali mezzi.
 
Uno dei maggiori provider statunitensi, Comcast, ha deciso che l'uso di sistemi come BitTorrent o il VoIP non doveva più essere lasciato aperto, la motivazione ufficiale era "per problemi di congestione". Venerdì scorso l'ente di controllo sulle comunicazioni statunitensi, l'FCC – Federal Communications Commission, votava contro Comcast.


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