I distruttori di iPad: Tim di PC World e Tom di Blendtec

05/04/2010 22:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Frullato di iPad per Tom Dickson, che ha dovuto intervenire preventivamente per riuscire a fare in briciole il tablet di Apple. Bevande calde, asfalto ruvido e mazzi di chiavi le armi di Tim Moynihan.
A distruggere il primo iPad è stato un gruppo di ragazzotti che non sapeva bene come spendere (oltre ai soldi dei padri) il pomeriggio, lo ha fatto con pedate, lanci e mazzate. Pare che si siano divertiti.

C’è però gente che viene pagata per fare quello che da tempo è definito “stress test”. Un sempre più stralunato Tim Moynihan di PCWorld è il protagonista di questa agghiacciante rubrica da scrivere in grassetto sul curriculum.

Non ci vuole un genio per capire che gettare uno schermo in vetro sull’asfalto qualche problema lo provoca, che litri di caffè su un apparecchio elettrico non placano la sete di nessuno o che sfregare la punta di un chiodo da 10 cm sul retro in alluminio dell’iPad lo segna irrimediabilmente. Ma il San Tommaso di turno ha voluto verificare, gettando al vento 500 dollari (non suoi).

PCWorld aveva già fatto analoghi “test” sugli iPod nano ed iPhone 3G, tutti con lo stesso inevitabile ed improduttivo disastroso risultato.

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Ci si mette pure la “star di YouTube” Tom Dickson con i suoi frullatori Blendtec. L’iPad purtroppo è troppo ingombrande e va piegato a metà prima di metterlo nel contenitore del frullatore, così Dickson lo sbatte violentemente fino ad ottenere il risultato desiderato.

Nel passato la rubrica “Will it blend?” ha polverizzato di tutto in quegli arnesi infernali (ma un milk shake alla banana lo sapranno fare?), non sono passati indenni gli iPhone ed iPod ma pure una mazza da golf, una lattina di Coca-Cola ed una Ford Fiesta.

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