Fornitori asiatici, solo Apple è evasiva sui controlli e rimedi

21/01/2011 16:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Alle critiche di un gruppo ambientale cinese tutti i grandi marchi hanno promesso di controllare meglio come si lavora presso i fornitori, Apple ha fatto finta di niente ed è rimasta su promesse vaghe e generiche.
Mercoledì scorso l’ente non profit Institute of Environmental and Public Affairs ha accusato 29 società (elencate a fondo pagina) di curarsi poco di come vengono realizzati i loro prodotti presso i fornitori asiatici.

03-10447b_codeofconductappleLa coalizione di 34 organizzazioni ambientali, nel 2010, ha condotto uno studio sui metalli pesanti usati senza tutele dall’industria elettronica, i risultati sono stati spediti a 29 multinazionali che beneficiano delle componenti dei fornitori asiatici.

Tra queste (Alcatel, Canon, Cisco, Hitachi, IBM, LG, Motorola, Nokia, Panasonic, Philips, Samsung, Sanyo, Sharp, Sony, etc) solo Apple non ha risposto in modo collaborativo.

In un video vengono ricordate le vittime, non solo la dozzina di morti veri e propri di Foxconn, ma anche tutti gli altri rimasti colpiti in vario modo, per esempio gli avvelenati come i dipendenti di Wintek, che ad Apple ha fornito gli schermi LCD. Questi hanno anche inviato una lettera a Steve Jobs all’inizio del 2011, ma una risposta deve ancora arrivare.

Wintek ha smesso di usare l’esano (C6H14) lo scorso maggio, probabile causa di molti avvelenamenti.

Solo ultimamente è arrivata la dichiarazione da recitare a memoria da parte del rappresentante cinese dell’azienda di Cupertino: “dal 2006 Apple ha un esteso programma di verifica, le informazioni raccolte sono disponibili sul nostro sito“. Ricordiamo che proprio in quell’anno scoppiava grazie ad un reportage britannico il caso di iPod City, presso la fabbrica-caserma di Foxconn, successivamente rassettata per rendersi più presentabile agli occidentali che si volevano lavare la coscienza.

La storia si ripete ma Apple non sembra volersi fare degli amici con il solito comportamento. Dopo l’ultimo report pubblicato nello scorso febbraio (che ha registrato le violazioni del 2009, compresa l’assunzione di minorenni e l’utilizzo di materiali pericolosi presso i fornitori), attendiamo a breve quello nuovo di Apple.

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