EMI ed iTunes, accordo sulla musica senza DRM

02/04/2007 15:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Le preghiere di Steve Jobs sono state accolte dalla più piccola delle major della musica. Da Londra arriva l'okay alla vendita di alcune canzoni di repertorio senza DRM. I Beatles possono attendere. Aggiornato.

Le preghiere di Steve Jobs sono state accolte dalla più piccola delle major della musica. Da Londra arriva l'okay alla vendita di alcune canzoni di repertorio senza DRM. I Beatles possono attendere. Aggiornato.
 
Alle 14,07 prende il microfono Eric Nicoli, CEO di EMI Group, e si scusa dell'eventuale equivoco creatosi nell'annunciare una conferenza stampa durante il giorno del primo aprile. Dopo qualche canzone suonata live a Londra da The Good, The Bad & The Queen, ecco l'annuncio.

EMI Music rilascia il suo archivio musicale in versione online senza DRM, Apple è nel progetto facendo parte come primo rivenditore. Stop quindi alle limitazioni d'uso (numero di copie, masterizzazioni su CD e player compatibili)

La qualità del suono sarà superiore al download standard di 128 kbps, su iTunes i file AAC avranno il doppio della qualità, ovvero 256 kbps (si parla di MP3 o WMA per altri store). Una canzone costerà 1,29 dollari/euro o 99 pence, molto meno dei precedenti tentativi di vendere musica senza DRM, appiattiti su 1,99 dollari.

Apple comincerà la vendita della musica priva di DRM "il prossimo mese" a livello mondiale, entro l'anno si aggiungeranno altre etichette raggiungendo la quota di 2,5 milioni di brani offerti senza DRM. Su iTunes sono oggi disponibili 5 milioni di canzoni (oltre a 400 film e 350 spettacoli televisivi).

L'iniziativa di EMI si espanderà anche a tutti gli altri rivenditori online ed il prezzo non sarà fissato dall'etichetta britannica.

Chi ha già comperato canzoni con DRM (e continuerà a farlo con il DRM) potrà aggiornare la propria musica spendendo i restanti 30 centesimi di dollari/euro o 20 pence, per ogni brano.

Fortunati quelli che possono comperare videoclip da iTunes Store, d'ora in poi quelli di EMI saranno privi di DRM, in questo caso il prezzo non cambierà.

Steve Jobs, quale membro del consiglio d'amministrazione di Disney, non ha voluto precisare per quale motivo i film online continuano ad essere venduti con i DRM, limitandosi a dire "per i video il discorso è diverso".

01801b_cnbcjobsnicoli
Steve Jobs ha dichiarato nella sessione di domande & risposte: "questo non è un aumento di prezzo del 20% ma una seconda offerta, un nuovo prodotto, con un costo diverso, la scelta per gli utenti si amplia". 

Steve Jobs faceva pubblicamente la richiesta di musica senza DRM meno di due mesi fa. Apple, con il suo comunicato, precisa che con questo tipo di offerta iTunes raggiunge l'interoperabilità richiesta da più parti.

Aggiornamento del 02/04/2007: il canale finanziario CNBC dispone di un video dove compaiono Jobs e Nicoli.

Aggiornamento del 02/04/2007. nelle ore successive sono emersi molti consensi al tale annuncio. Dai consumatori norvegesi alla Digital Freedom, passando per la Consumer Electronic Association, per motivazioni differenti. 



setteB.IT – la settimana digitale vista dall'utente mac