Basta PowerPC, ecco il Mac Pro con Intel Xeon

07/08/2006 22:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001La linea professionale dei computer di Apple abbandona gli ultimi PowerPC, i G5, per montare i doppi dual core Intel Xeon. I nuovi Mac Pro sono subito pronti, gli Xserve lo saranno in ottobre.

La linea professionale dei computer di Apple abbandona gli ultimi PowerPC, i G5, per montare i doppi dual core Intel Xeon. I nuovi Mac Pro sono subito pronti, gli Xserve lo saranno in ottobre.
 
00703b_macproxeonE' probabilmente il computer con la più ampia scelta di configurazione il nuovo Mac Pro, che Apple lancia oggi sul mercato.

Con la presentazione del Mac Pro, in sostituzione del PowerMac G5 e con l'annuncio dei nuovi Xserve, che da ottobre rimpiazzeranno gli attuali Xserve G5, Apple abbandona completamente i processori PowerPC in luogo dei più potenti dual core di Intel, gli Xeon Core 2 Duo "Woodcrest" serie 5100 a 64 bit.

Viene definito un quad Xeon, perché ogni nuovo Mac Pro incorpora due Xeon, a loro volta doppio core.

Sono disponibili tre modelli di processore: da 2, da 2,66 e da 3 GHz. La cache di secondo livello è da 4 MB (condivisa) e ogni bus indipendente per processore è di 1,33 GHz. Può montare fino a 16 GB di RAM DDR2 ECC fully buffered @ 667 MHz su 8 slot.

I nuovi Mac Pro sono veloci il doppio rispetto ad un PowerMac G5 quad.

Esteriormente non cambia molto tranne il doppio sportello per un
eventuale secondo drive (Apple offre solo SuperDrive DL a 16x) e sul
retro una differente disponibilità di porte: 1 FireWire 800, 1 FireWire
400 (le altre due FireWire, 400 e 800, sono sul frontale assieme a due
USB 2) tre porte USB 2, in e out analogico per l'audio, in e out S/PDIF per l'audio (out audio anche sul frontale) e infine doppia
Ethernet 1000 indipendente. AirPort e Bluetooth 2 sono optional.

Sono inclusi nella confezione la tastiera e il Mighty mouse a cavo (e un cavo d'estensione USB).

Gli hard disk dei Mac Pro hanno un collegamento diretto al computer (tipo quelli degli Xserve) per minimizzare ulteriormente la difficoltà di collegamento e per non lasciare cavi ad ingombrare un interno completamente rivisto, ma sempre molto ordinato. Se ne possono montare fino a 4 indipendenti Serial-ATA (3 Gb/s) da 500 GB @ 7.200 rpm e 8 MB di cache, il primo slot può accomodare i tagli da 160, 250 e 500 GB.

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Mac Pro può montare fino a 4 schede grafiche sugli slot PCI Express, una a doppia larghezza e tre standard, si può scegliere tra l'nVidia GeForce 7300 GT da 256 MB GDDR2 SDRAM con porta DVI singolo e dual link (singolo slot standard), la ATI Radeon X1900 XT da 512 MB GDDR3 SDRAM e doppia DVI dual link (singolo slot largo), l'nVidia Quadro FX 4500 da 512 MB GDDR3 SDRAM con doppia DVI dual link e una stereo 3D (singolo slot largo). Si possono collegare (con il primo modello di GPU) fino a 8 display da 20 o 23 pollici. L'adattatore DVI>VGA è compreso.

Ai 4 slot PCI Express possono essere forniti fino a 300 W di potenza.

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"E' la workstation dei sogni di ogni utente Mac" è stato il commento di Steve Jobs.

Nella tabella sottostante una comparazione tra la precedente offerta di workstation Apple e l'attuale.

Un Mac Pro costa in Italia un minimo di 2.149 euro IVA compresa e un massimo di 10.929 euro, nel mezzo l'Apple Store contempla 4,9 milioni di possibili configurazioni!

Ammesso di trovare una comparazione con il modello "di mezzo", dobbiamo notare un ribasso di prezzo di 80 euro, ma con una dotazione notevolmente differente, a partire dal raddoppio della RAM.

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