Applicazioni iPhone in background, occasione persa?

03/10/2008 11:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Sembrava che per settembre potesse arrivare un aggiornamento che permettesse ai software di funzionare anche se non in primo piano, senza svuotare all'istante la batteria. Siamo tornati ai tempi del Finder e MultiFinder.

Sembrava che per settembre potesse arrivare un aggiornamento che
permettesse ai software di funzionare anche se non in primo piano,
senza svuotare all'istante la batteria. Siamo tornati ai tempi del
Finder e MultiFinder.
 
Al WWDC di giugno Scott Forstall, il responsabile del software per iPhone, aveva promesso agli sviluppatori che per settembre Apple avrebbe cambiato la situazione riguardo alle applicazioni che non potevano funzionare in background sull'iPhone/iPod touch.

Macworld ci ricorda che la scadenza è passata ed i software sullo smartphone di Apple continuano a non poter funzionare, se non quando portati in primo piano.

In questi mesi è uscito l'aggiornamento 2.1 di poche settimane fa, ma nessuna delle novità riguardava questa tecnica, che permette di sfruttare intensivamente la potenza di calcolo del processore ma che aveva il difetto di scaricare rapidamente la batteria.

E' necessario precisare che dal palco del WWDC l'interlocutore principale è lo sviluppatore delle piattaforme di Apple e non il consumatore finale (anche se la distinzione è veramente speciosa), Forstall in quell'occasione prometteva ai programmatori l'aggiornamento di settembre e non agli utilizzatori. Potrebbe essere che nelle versioni beta del software 2.2, in mano agli sviluppatori, sia arrivata una soluzione entro il mese scorso e che si stiano affinando per il pubblico le reali fattibilità.

La storia dell'SDK per iPhone è tempestata da ritardi: promesso da Steve Jobs per febbraio è stato presentato in marzo ma la disponibilità risale a giugno.



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