Apple fa un prodotto difettoso ogni 10 anni, ma non lo ammette

13/07/2010 22:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Pur con le dovute differenze con il problema iPhone 4, ricordiamo cosa era avvenuto con il PowerMac G4 Cube del 2000. Aggiornato.
Non si parla di altro che dell’iPhone 4 con problemi tecnici negati da Apple, la zappa sui piedi l’azienda se l’è tirata con l’ultima malsana idea di cancellare dal forum delle discussioni i collegamenti relativi ai test di laboratorio fatti da una associazione dei consumatori statunitensi. Ve lo raccontavamo stamattina.

28-09295b_powermacg4cubemwnyc2000La politica arrogante di erigersi a “ministro della verità” Apple l’ha seguita spesso, anche in questo caso è stata la scelta pubblica per i problemi all’antenna perimetrale dell’iPhone 4. Problemi che ci sono, accentuati da un calcolo sbagliato della potenza del segnale cellulare mal rappresentata dalle barre sul display. Sul secondo problema Apple ha promesso un correttivo, sul primo, semplicemente, lo nega.

C’è chi suggerisce ad Apple di procedere ad un richiamo di tutti gli iPhone 4 venduti o, per lo meno, regalare ad ogni cliente un bumper in gomma che attuenui il difetto. Certo sarebbe una implicita ammissione di un problema tecnico non risolvibile via software.

Ci siamo chiesti se in passato Apple abbia agito in questo modo per rimediare ad un prodotto nato male. Soluzione rovinosa per l’immagine ma l’unica percorribile se si desidera avere il rispetto della clientela.

Poi ci è venuto per le mani un articolo di oggi del San Francisco Chronicle che ricordava il caso del Cubo, non il negozio di Apple sulla Quinta strada ma un piccolo computer di design nato nel luglio 2000 e morto nel luglio 2001.

Ecco il video di quel “one more thing…” del Macworld Expo di New York City.

Erano tempi non allegri per i bilanci di Apple ed una debacle poteva portare l’azienda di Cupertino direttamente al baratro, invece Apple è sopravvissuta, pur non ammettendo mai di aver realizzato un prodotto con difetti.

Infatti il PowerMac G4 Cube, compatto e privo di ventola, ne aveva almeno un paio: sul case in plastica trasparente apparivano crepe ed il tasto di avvio non lo faceva accendere in modo corretto. Molti clienti si sono lamentati ma Apple non ha cambiato mai nulla, se non sostituire il lettore DVD con il masterizzatore CD.

Le differenze tra un Cubo ed un iPhone 4 difettoso sono molte e certamente attendere un anno per sostituire il modello del bellissimo smartphone non può essere accettabile, è nella normalità delle cose per Apple cambiare l’iPhone una volta all’anno. Un raro caso di richiamo da parte di Apple è stato quello piuttosto insignificante dei mini adattatori di corrente americani, sostituiti per problemi elettrici.

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Oggi come ieri, Apple potrebbe risolvere il problema dell’iPhone 4, certo ne farà le spese chi lo dovrà comunicare. Per esempio Nathalie Welch, che allora firmava il comunicato della cessazione della produzione del Cube, ha poi abbandonato l’azienda di Cupertino.

Qualcuno a Cupertino sta mandando a picco la reputazione di Apple, la verità basterebbe sempre a fare bella figura, ma non succede. Se è Phil Schiller, responsabile del marketing di Apple, che detta questa strategia della comunicazione della negazione, è ora di cambiare aria. In tutti i sensi.

Per il bene della società, per il bene degli azionisti e per il bene dei clienti.

Aggiornamento del 14/07/2010: Consumer Reports sottolinea il fatto che sia il produttore a dover porre rimedio e non i clienti con mezzi più o meno artigianali ai difetti dell’iPhone 4. Intanto Gizmodo, il nemico numero uno di Apple, ha ricevuto notizia da qualche cliente che all’Apple Store sulla Quinta strada di New York City l’assistenza starebbe sostituendo qualche iPhone 4 con modelli dall’antenna apparentemente “meno metallica”.

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