Qualcomm vuole un guru dell’iPhone, non è detto il CDMA

26/08/2010 20:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Calma e sangue freddo, non è ancora il momento del rumoreggiato iPhone con CDMA che molti statunitensi vorrebbero. Qualcomm cerca sviluppatori di applicazioni.
Ogni 6 mesi se ne viene fuori un esperto che è sicuro dell’imminente rilascio di un iPhone operante sulla rete “americana” CDMA – Code Division Multiple Access, sperando di poter abbandonare la congestionata rete GSM/UMTS di AT&T e passare a quella di Verizon Wireless.

Se ne è discusso un bel po’, anche troppo.

Problemi loro, Apple ha sorprendentemente fatto la scelta giusta (non privilegiando le abitudini USA) realizzando un unico modello GSM/UMTS che funzioni sul 90% delle reti cellulari. Tuttavia potrebbe prima o poi spuntare un iPhone CDMA capace di funzionare sui network di Verizon e Sprint in USA e sulle reti CDMA di pochi altri paesi.

Chi ha in mano la gran parte dei brevetti sulle tecnologie cdmaOne e CDMA 2000? Non a caso Nokia ha combattuto proprio con questa azienda californiana per le licenze sulla tecnologia wireless, costate nel 2008 oltre 1,7 miliardi di euro.

La novità scoperta da AppleInsider è che Qualcomm, da un paio di settimane, è alla ricerca di un iPhone Developer Guru.

Qualcomm però non sta scoprendo le sue carte indicando che sta per fornire i chip giusti ad Apple per fare un iPhone CDMA, l’impiego per il guru riguarda il software, insomma Qualcomm vuole andare nell’App Store (come su Android) con qualche applicazione.

Con LTE alle porte (2011 o 2012), vale la pena di creare un iPhone CDMA per diversificarsi dal solo modello GSM/UMTS? Ad Apple l’ardua sentenza.



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