200 brevetti passano da Freescale ad Apple

24/05/2011 08:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Un po’ per migliorare le proprie tecnologie nel settore mobile ed un po’ per togliersi di torno le potenziali minacce legali, che se ne approfittano continuamente.
Negli ultimi 2 o 3 anni di vita sui Mac dei processori PowerPC i fornitori di Apple sono stati IBM e Freescale, quest’ultima uscita da una costola del precedente partner Motorola.

Apple dal 2006 ha poi usato i chip x86 di Intel ed ha abbandonato i modelli RISC dell’alleanza AIM – Apple/IBM/Motorola. Su piattaforma mobile, invece, Apple ha scelto i chip di derivazione ARM che tanto mal di pancia provocano ad Intel.

Che motivo avrebbe quindi Apple di accaparrarsi ben 200 brevetti di Freescale per una cifra imprecisata di contanti (una boccata d’ossigeno per chi ha venduto)? Secondo Patently-O si tratta di soluzioni sia per il settore computer che per quello wireless.

Infatti l’impegno di Apple nel settore mobile potrebbe essere il vero scopo del passaggio di proprietà (non ancora completato), che mette al riparo l’azienda di Cupertino dalle molteplici continue cause su tecnologie che convergono nella telefonia cellulare.



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