SSD per MacBook Air, dal Giappone alla Corea? Samsung che fa?

18/04/2011 07:03 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Forse per la carenza di forniture nipponiche o per scelte diverse successive, alcune memorie hanno cambiato parrocchia.
Nei MacBook Air di ultima generazione Apple ha scelto di installare solo memorie a stato solido al posto degli hard disk, lo speciale SSD è stato fornito fin da ottobre da Toshiba, solido ma non esclusivo partner di Apple.

I moduli Blade X-gate di Toshiba, nei tagli da 64/128/256 GB, non sembrano gli unici installati da Apple in questi sottili laptop. In alcuni casi sono stati trovati moduli con una sigla diversa da TS, ovvero SM. La sigla si evince da System Profiler, nessuno ancora di questi alternativi MacBook Air è stato aperto per leggere direttamente sui chip il marchio.

Secondo AnandTech si tratterebbe di Samsung e sarebbero memorie decisamente più veloci (261,1 MB al secondo al posto di 209,8 MB al secondo in scrittura e 209,6 MB al secondo al posto di 175,6 MB al secondo in lettura) e riconducibili all’SSD serie 470.

Perché Apple ha cambiato? Succede spesso che nello stesso modello di computer si trovino hard disk di differenti fornitori e non si capisce perché la stessa cosa non debba tranquillamente succedere con gli SSD, ma siccome il modulo sembrava tagliato su misura alle esigenze di Apple si poteva immaginare che fosse solo Toshiba il produttore.

Qualcuno potrebbe immaginare che Apple apprezzi la maggiore velocità del prodotto coreano al posto di quello giapponese. Inoltre in Giappone sappiamo che ci sono alcune difficoltà di approvvigionamento.

Contemporaneamente il Wall Street Journal ha messo in giro la voce che Samsung potrebbe vendere il settore hard disk per una cifra variabile tra 1 e 1,5 miliardi di dollari, forse a Seagate. Ricordiamo che WD – Western Digital ha recentemente deciso di assorbire HGST e la sfida tra i big continua ad alimentarsi.

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