Steve Jobs: lunga vita al Mac (che non è un furgone)

10/06/2010 18:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Apple non starebbe per sotterrare i Mac, nonostante le tante attenzioni che vengono riservate ad iPad ed iPhone.
Alla conferenza degli sviluppatori Apple di San Francisco si è parlato poco di Mac durante il keynote introduttivo e pure i premi ADA – Apple Design Award sono stati assegnati solo ai software per dispositivi iOS.

L’ex “fake Steve Jobs” Dan Lyons, dal suo blog su Newsweek, scriveva martedì che Apple ormai pensava solo alla piattaforma mobile e che si poteva tranquillamente celebrare il funerale del Mac.

Un giustamente preoccupato Dennis Sellers, animatore da molto tempo di Macsimum News, ha scritto un messaggio a Steve Jobs ed il CEO di Apple ha risposto che quell’idea era “completamente sbagliata, vedrai“, facendo intuire prossimi sviluppi interessanti.

Steve Jobs, prima del WWDC, aveva così scritto ad un preoccupato utente austriaco che notava l’assenza della categoria Mac dai premi ai programmatori: “siamo focalizzati principalmente (seppur non esclusivamente) sull’OS dell’iPhone, forse l’anno prossimo ci focalizzeremo principalmente sul Mac, è solo un normale ciclo di come vanno le cose, non c’è alcun significato nascosto in questo caso”.

Evidentemente i Mac non sono dei vecchi computer rozzi ed ingombranti, come li ha definiti il CEO di Apple in un’intervista al D8: “gli Stati Uniti erano una nazione agricola e tutti avevano i furgoni, pian piano la gente si è trasferita nei centri urbani e l’analogia si rispecchia nei PC, oggi sono meno utili e le cose stanno cambiando, se il cambiamento è l’iPad non lo sappiamo, vedremo tra 1 o 5 anni”. Anche se l’intervistatore Walt Mossberg aveva voluto avere la certezza da Jobs che, parlando di PC, si intendessero tutti i personal computer e non solo le macchine Windows.



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