Wi-Fi a 12.000 metri. Qual è il prezzo è giusto?

18/02/2008 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Dopo un certo periodo di anarchia comincerà a delinearsi un listino comune. Intanto si suggerisce alle compagnie di lasciar scegliere ai passeggeri tale necessità fin dalla prenotazione, pagando subito e (forse) utilizzando poi.

Dopo un certo periodo di anarchia comincerà a delinearsi un listino
comune. Intanto si suggerisce alle compagnie di lasciar scegliere ai
passeggeri tale necessità fin dalla prenotazione, pagando subito e
(forse) utilizzando poi.
 
Forse sono maturi i tempi per il "Take 2" del collegamento wireless a bordo degli aerei di linea, sempre più compagnie annunciano un'offerta di comunicazioni in dati, chi attraverso le pico-celle per i telefoni GSM e chi per il più completo Wi-Fi. L'ultima compagnia aerea che ha annunciato i piani di sviluppo del servizio Wi-Fi a bordo dei suoi aerei è stata Continental.

03433b_freeskyprezzowifiFreesky Research ha pubblicato lo studio "In-flight Wi-Fi pricing" che, superato l'interrogativo dell'utilità di queste tecnologie, si concentra sul costo del servizio.
 
Pare che, indipendentemente dalla cifra fissata, il 50% dei passeggeri business sarebbe disposto a pagare.
 
Abbandonato il campo Boeing è stata la diffusione della rete SwiftBroadband dei satelliti Inmarsat a proporsi come il nuovo intermediario per le compagnie aeree di tutto il mondo, solleticate dall'idea di stare al passo coi tempi e con le necessità della clientela.
 
Resta da scegliere se preferire per il Wi-Fi il collegamento satellitare in banda Ku oppure quello diretto alle postazioni terrestri sottostanti. Queste sono le alternative attualmente disponibili.
 
Per la telefonia GSM il collegamento più opportuno è quello della banda L satellitare.
 
Se AeroMobile ed OnAir hanno deciso che un SMS inviato da un aereo debba costare in roaming internazionale circa 35 centesimi di euro e una chiamata in voce (ammesso che sia permessa) più di 70 centesimi di euro al minuto, il giusto listino del Wi-Fi è ancora da delineare.
 
Troppe le variabili in campo. Freesky Research suggerisce l'idea di offrire l'opzione Wi-Fi fin dal momento della prenotazione del volo (spostando il "rischio" dell'utilizzo dalla compagnia al cliente), magari pagando con le miglia accumulate dai passeggeri che volano spesso. Per cifre superiori ai 10 dollari sembra che questa soluzione possa essere gradita.
 
Viene ricordato che i servizi Wi-Fi a bordo degli aerei di linea non sono tutti dedicati ai passeggeri, già oggi la sorveglianza delle cabine ed altre necessità di sicurezza e qualità del servizio "passano" sul wireless.


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