Verdi: abbasso i monopoli di Apple e Microsoft

23/01/2007 18:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Le liberalizzazioni del Sole che Ride toccano molti argomenti. Riguardo al "software libero" e alla "musica via Internet" si citano le aziende di Redmond e Cupertino come "oppressori della libertà".

Le liberalizzazioni del Sole che Ride toccano molti argomenti. Riguardo al "software libero" e alla "musica via Internet" si citano le aziende di Redmond e Cupertino come "oppressori della libertà".
 
Per i Verdi il "software libero" significa "la possibilità di scaricare musica da Internet gratuitamente", o per lo meno questa è la sintesi fornita dal TG1 Economia di oggi pomeriggio.

Ascoltata questa allarmante definizione, che farebbe accapponare la pelle anche a Richard Stallman, abbiamo verificato direttamente il reale pensiero dei deputati Verdi della Camera che hanno presentato il loro programma sulle liberalizzazioni.

Nel comunicato stampa di oggi, la settima di undici proposte dei Verdi per avanzare con le liberalizzazioni in Italia, recita così: "liberalizzare il software libero e gratuito bloccato dai monopoli Microsoft e Apple e la riproduzione di musica via internet non a fini di lucro".

Andrea Alicandro, capo ufficio stampa dei Verdi alla Camera, ci conferma che si tratta di due temi ben distinti: "sulla musica da scaricare da Internet la Cassazione ci ha dato ragione". Sull'argomento setteB.IT aveva dato conto della recente sentenza che scagionava due studenti di Torino che avevano abilitato un server FTP alla distribuzione di software/film/musica, senza fini di lucro.

Quanto all'ipotizzato monopolio di Apple e Microsoft forse s'è fatta un po' di confusione. Si ha l'impressione che non abbiano le idee ben chiare su cosa faccia una e l'altra azienda.

Tuttavia una spiegazione dei Verdi tarda ad arrivare.

Microsoft ha certamente il monopolio dei sistemi operativi e di alcune suite da ufficio.

Quello che più si avvicina ad un monopolio, per Apple, potrebbe essere il grande successo di mercato degli iPod e del relativo iTunes. Peccato che si tratta della vittoria di un piccolo ma innovativo produttore nei confronti di tutti gli altri, che non sono stati capaci di vincere sullo stesso mercato della musica digitale.

Certo, qualcuno ritiene che Apple debba rendere aperta la sua piattaforma ad altri player digitali o accettare questi lettori MP3 in iTunes.

Ma la tesi di fondo dei Verdi è che la musica deve essere scaricata gratis da Internet, quindi che importa quali metodi impone Apple (contestati da alcune associazioni consumatori europee, ndr) ai suoi clienti in un mercato che, fino a prova contraria, è occupato da una vastità di operatori?

Difficile interpretare il pensiero altrui, soprattutto se così approssimativo.



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