Turbo.264 sotto torchio. Per setteB.IT è scontato

02/07/2007 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Quando la velocità non è un lusso. Abbiamo provato l'acceleratore hardware per le codifiche video e vi mostriamo quanto vi semplifica la vita. Elgato lo vende scontato ai lettori di setteB.IT solo per questo mese di luglio.

Quando la velocità non è un lusso. Abbiamo provato l'acceleratore hardware per le codifiche video e vi mostriamo quanto vi semplifica la vita. Elgato lo vende scontato ai lettori di setteB.IT solo per questo mese di luglio.
 
Il produttore tedesco Elgato ha saputo andare a cercare una nicchia di mercato che aveva bisogno di soluzioni come Elgato Turbo.264.
 
L'annuncio di Turbo.264, un acceleratore esterno su porta USB per le codifiche di filmati nello standard MPEG4 H.264, veniva anticipato su setteB.IT ad inizio aprile, il prodotto hardware corredato dello speciale software sarebbero comparsi sul mercato qualche settimana dopo.

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Lo abbiamo testato, vi mostriamo cos'è, come funziona, quanto beneficio se ne può trarre e il prezzo speciale che Elgato ha concordato di riservare solo ai lettori di setteB.IT che lo riterranno interessante.

E' utile soprattutto a chi, tipicamente, gira con la propria telecamera o registra dalla televisione (magari con EyeTV) i filmati e li vuole rivedere poi in tre periferiche come l'iPod, la Apple TV e la Sony PSP.

La codifica H.264 monopolizza spesso la gran parte della potenza del processore principale del proprio Mac ed il processo può durare anche per lunghi minuti o, addirittura, ore. Con Turbo.264 tutti i calcoli della codifica video suono portati fuori dal computer ed a carico del dispositivo bavarese.

La piccola confezione nera del "video encoder hardware" ha le dimensioni di un CD doppio, al suo interno l'essenziale: il manuale rapido (un solo foglio scritto in inglese, francese, tedesco e spagnolo), il CD con il software e le istruzioni (in inglese, francese, tedesco e giapponese), un raccordo maschio-femmina per la porta USB per non "ostacolare" le porte adiacenti e l'acceleratore di colore nero.

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Turbo.264 è simile ad un drive USB di generose dimensioni (8,5 x 3 x 1,2 cm e 35 grammi), sui lati sono state approntare delle piccole feritoie per evitare il surriscaldamento quando in uso, Un tappo preserva la porta USB 2 dai danneggiamenti. In alcuni casi è bene collegarlo al Mac con il comodo raccordo fornito per poter utilizzare le altre porte USB del computer. 

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In realtà, anche dopo svariate ore di uso intenso non abbiamo notato, al tatto, una temperatura eccessiva. Sull'acceleratore non sono presenti LED che indicano il funzionamento ma il software lo segnalerà con una simpatica animazione e cambio di icone di riconoscimento.

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Dal CD il software a corredo s'installa in pochi istanti, trascinando l'icona nella cartella delle applicazioni.

Una delle schermate dell'installazione (che andrebbe migliorata per l'impaginazione di frasi dalla lunghezza variabili, nelle varie lingue, italiano compreso) chiederà se si vuole fornire i propri dati ad Elgato per ricevere la newsletter. Procedimento non obbligatorio.

Una volta installato il software all'interno di tutte le applicazioni basate su QuickTime saranno mostrate le tre nuove codifiche H.264 speciali, utilizzabili solo con il Turbo.264 collegato. Per Apple TV, per iPod e per PSP.

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Se si preferisce codificare i propri filmati direttamente dall'applicazione (per Mac in versione Universal, per chip PowerPC o Intel) ecco come si presenta.

Quando Turbo.264 non è collegato il "tachimetro" risulta rosso e la lancettà è su OFF, anche l'icona nel dock è di colore rosso per attirare l'attenzione dell'utente.

Una volta inserito Turbo.264 nella porta USB la lancetta si sposta su ON e l'icona diventa "regolare" a fondo nero.
L'unica scelta personale nelle preferenze è dove andare a salvare il file compresso, di default lo posizionerà in iTunes per un più comodo trasporto nell'iPod, l'uso che crediamo più ricorrente.

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Interessante notare che Turbo.264 può codificare più di un filmato, basta premere il tasto "+" e se ne aggiungono altri in cascata.

Nella schermata si possono poi scegliere solo uno dei formati predisposti: iPod (alta) H.264 baseline low complexity, 640 x 480, 1,5 Mbps, 30 fps, audio AAC-LC stereo 128 Kbps e 48 KHz; iPod (standard) H.264 baseline level 1.3, 320 x 240, 768 Kbps, 30 fps, audio AAC-LC stereo 128 Kbps e 48 KHz; Sony PSP H.264 main, 320 x 180 o 320 x 240, 512 Kbps, 30 fps, audio AAC-LC stereo 128 Kbps e 48 KHz; Apple TV H.264 main 800 x 600, 5 Mbps, 30 fps, audio AAC-LC stereo 128 Kbps e 48 KHz.

Purtroppo mancano altri dettagli della codifica, non è permesse all'utente di scegliere parametri diversi, Elgato suppone che quello scelto possa andare bene a tutti. Il che è vero per molti, non certamente per tutti. Sarebbe utile in un prossimo aggiornamento software la possibilità di scelta.

Quando si avvia la codifica del filmato, con una bella animazione modello contachilometri analogico, si scandiscono a quanti frame al secondo l'acceleratore sta convertendo il video e una stima del tempo rimanente (la cui affidabilità non è lineare, varia man mano che si applica il codec MPEG4).

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Elgato, nei requisiti di sistema, indica la compatibilità di Turbo.264 con i Mac dotati di processori G4, G5 o Intel Core. Sistema operativo minimo Mac OS X 10.4, QuickTime 7.1.5 e iTunes 7.1.1. Necessaria la porta USB 2 e almeno 512 MB di RAM.

Elgato ha pubblicato alcune tabelle comparative tra una codifica con QuickTime Pro e con Turbo.264, su iMac G4, PowerMac G5 e MacBook.

Il nostro test ha voluto, comunque, includere anche un "vecchio" Mac con processore PowerPC G3 e porta USB 1.1, Turbo.264 ha funzionato lo stesso.

Oltre al G3 abbiamo provato Turbo.264 anche con un G4, un G5 (dual), un Intel Core Duo e l'ultimo Intel Core 2 Duo. Si tratta tutti di computer normalmente in uso quotidiano, nessuna configurazione ottimizzata per la codifica video o altre particolari.

Abbiamo utilizzato come base di partenza un filmato DV girato con una telecamera Canon miniDV, ne abbiamo estratto esattamente 5 minuti alla risoluzione PAL 720 x 576 @ 25 frame al secondo e che occupava 2,1 GB.

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Come vediamo dai risultati ottenuti Turbo.264 velocizza sempre la codifica dei filmati, rispetto a quello che si può ottenere dall'hardware interno del Mac e con QuickTime Pro.

Il confronto qualitativo tra il filmato originale e quelli compressi si nota, giustificato anche dal fatto della riduzione dei dati (58,4 MB per QuickTime Pro e 43,6 MB per Turbo.264), sono i limiti della compressione H.264, comunque uno dei migliori codec in circolazione per questo livello di mercato. Forse personalizzando meglio i valori, la soddisfazione salirebbe.

Chiaramente sul G3 con porta USB 1.1 il "collo di bottiglia" è evidente, tuttavia rispetto alla codifica con QuickTime si tratta quasi di un quarto dei (lunghissimi) tempi necessari.

Un prodotto consigliabile soprattutto a chi codifica spesso filmati in H.264 ma senza (per ora) la necessità di operare sulle preferenze della compressione. Valido anche sugli ultimi Mac, con processori potenti.

Elgato e setteB.IT vogliono proporre ai nostri lettori un'occasione unica nel mese di luglio 2007 (un ricorrenza in cui i "7" abbondano, il numero presente anche nella nostra testata) per l'acquisto online di Turbo.264, scontato di 20 euro. Tutti i nostri amici che visiteranno la pagina speciale potranno pagarlo solo 79,95 euro, spedizione esclusa. Approfittatene.



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