Sony taglia 16.000 posti di lavoro

09/12/2008 14:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001La difficile situazione economica obbliga anche il gigante giapponese a ristrutturarsi per restare a galla.

La difficile situazione economica obbliga anche il gigante giapponese a ristrutturarsi per restare a galla.
 
Crisi anche alla Sony, oggi ha annunciato di dover prendere misure dolorose ma necessarie per rimettere a posto i conti: licenzierà 8.000 impiegati, circa il 5% della forza lavoro di circa 160.000 addetti, in aggiunta all'eliminazione di altre 8.000 figure temporanee.

Dei 57 impianti di produzione in tutto il pianeta Sony ne vuole chiudere il 10%. Recenti sono le ufficializzazioni riguardo a fabbriche in Francia e Slovacchia.

"Il rallentamento acuto dell'economia ci ha colpiti" si legge nel comunicato che preannuncia risparmi per 100 miliardi di yen (840 milioni di euro) entro il marzo 2010. La produzione di CMOS per telefoni cellulari aumenterà.

Nessuno in Asia, finora, aveva tagliato così tanti posti di lavoro a causa dell'irrigidimento dell'economia mondiale. Secondo gli analisti le misure sono anche troppo caute per risolvere i problemi di Sony.



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