Sindacato base vuole contratto integrativo per Apple Store Roma

17/08/2011 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Alla ricerca di condizioni migliori e stipendi rivalutati almeno per il punto vendita di Roma.
Diventare un commesso di Apple non è impresa facile, non è scelta consigliabile a chiunque e comunque bisogna essere preparati a regole (anche bizzarre) mai viste altrove. Ma c’è chi è soddisfatto di questo lavoro, nei 339 negozi sparsi in 11 paesi.

Come tutte le grandi multinazionali il potere contrattuale di Apple è decisamente sbilanciato a favore dell’azienda, anche se in particolari condizioni è stato dimostrato a tutti i dipendenti che il loro ruolo è fondamentale e ben tenuto in considerazione.

Un lettore che preferisce restare anonimo ci ha segnalato che dei 6 negozi italiani di Apple, quello romano, aperto dal 2007 presso il centro commerciale Romaest, si segnala per una proposta di miglioramento delle condizioni dei lavoratori. E’ il sindacato di base CUB – FLAICA che la spinge.

Si legge che “dato il buon andamento delle vendite, particolarmente significativo in questo periodo, l’azienda deve valutare il necessario rafforzamento dell’organico di vendita nei negozi” cercando di ottenere da Apple una migliore “valorizzazione economica” per le seguenti figure professionali, gravate da elevata mole di lavoro: Specialist, Family Room Specialist, Creative, Lead Creative, Genius, Lead Genius, Genius Admin, Expert, Manager, Store Manager, Back Of House Specialist, ICS e Business Specialist.

Il sindacato vorrebbe un aumento netto di 200 euro a persona, con rivalutazione annuale. Si vorrebbe estendere a tutto il personale il ticket del valore giornaliero di 12,50 euro (con almeno 4 ore di lavoro e per oltre le 8 ore oppure oltre le ore 23, con un altro ticket). Tutto a partire da settembre.



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