Sicurezza in azienda, la minaccia è interna

28/07/2008 20:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001I responsabili IT sono preoccupati più di quello che fanno i dipendenti dei possibili attacchi provenienti dall'esterno. Beata fiducia.

I responsabili IT sono preoccupati più di quello che fanno i dipendenti dei possibili attacchi provenienti dall'esterno. Beata fiducia.
 
Un sondaggio condotto da LSI, uno dei principali produttori di host bus e RAID, tra 170 responsabili informatici dimostra che le aziende temono più gli attacchi alla sicurezza che provengono dall'interno rispetto a quelli esterni.

Il 41% delle organizzazioni vede l'abuso della rete aziendale da parte dei dipendenti come la più grande minaccia alla sicurezza, sono la metà (21%) quelle preoccupate dell'hacking "tradizionale", terza minaccia in classifica è l'allargamento del perimetro della rete (15%). Le minacce terroristiche e la mancanza di crittografia nei data center sono l'ultimo dei problemi emersi nel sondaggio.

Minacce quali cavalli di Troia, spam e hacker si evolvono di anno in anno, gli investimenti nella sicurezza devono essere continui.

La ragione più comune per cui le aziende non investono in protezione di rete è il costo, nessuna sorpresa visto l'attuale clima economico. Da LSI suggeriscono: là fuori ci sono tecnologie in evoluzione che offrono veramente risparmi di costi e consumi; sono passati i giorni in cui questo livello di protezione era riservato solo alle grandi aziende.



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