Seagate chiude tre fabbriche

06/05/2009 16:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Due impianti negli USA più un terzo (già ceduto) in Irlanda del Nord dovranno terminare ogni operazione entro luglio.

Due impianti negli USA più un terzo (già ceduto) in Irlanda del Nord dovranno terminare ogni operazione entro luglio.
 
Ieri l'analista Aaron Rakers raccontava a The Register di aver sentito "puzza di bruciato" in casa Seagate. Oggi in parte le indiscrezioni sono state confermate.
 
L'azienda che, da numero uno del settore, solo un anno fa annunciava di aver prodotto un miliardo di hard disk adesso è costretta a chiudere tre impianti: il centro di ricerca di Pittsburgh, il centro di produzione media di Milpitas ed il centro di produzione substrati di Limavady (già ceduto nel 2008). I due siti statunitensi e quello dell'Irlanda del Nord dovranno terminare le attività entro la fine dell'anno fiscale 2009 (inizio luglio).
 
Non sono previsti aumenti di vendite per quest'anno, il numero di hard disk venduti resterà stabile secondo Seagate. Non sono bastati 4.500 licenziamenti e riduzioni di stipendio al management. Non si conosce il numero degli addetti che perderanno il lavoro in questa occasione.

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