Quel “pirata” di Pietro Valsecchi

05/09/2008 18:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001La soluzione ai problemi dei diritti d'autore la suggerisce Aldo Grasso consigliando di vedere cosa è stato creato per l'iPod, un sistema efficace con costi contenuti.

La soluzione ai problemi dei diritti d'autore la suggerisce Aldo Grasso consigliando di vedere cosa è stato creato per l'iPod, un sistema efficace con costi contenuti.
 
Da queste pagine abbiamo sempre sostenuto la distribuzione via iTunes Store di serie televisive (oltre che videoclip musicali, cortometraggi, film e quant'altro). Nonostante i prezzi meno vantaggiosi in euro rispetto al dollaro, il modello di business sembra equilibrato e, per il momento, vincente.
 
Detto ciò, il più illustre esperto di televisione in Italia, il professor Aldo Grasso del Corriere della Sera, oggi tesse le lodi di un sistema come iPod+iTunes per vendere filmati: "per i video bisognerebbe al più presto trovare una soluzione tipo IPod: scaricare a costi contenuti".
 
Evidentemente Grasso si basa sull'esperienza estera (oppure anche lui come molti ha attivato un account straniero), visto che in Italia i video non sono disponibili su iTunes, escludendo pochissimi cortometraggi di Pixar.
 
L'occasione per trattare questo argomento viene da un commento sulle dichiarazioni di ieri di Pietro Valsecchi, capo di una casa di produzioni di fiction molto attiva in Italia, la Taodue (gruppo Mediaset dal novembre 2007).
 
Alla 65esima Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia, durante un dibattito trasmesso da RaiSat EXTRA, Valsecchi avrebbe sostenuto la pirateria provocando le ire della SIAE.
 
"Si fanno troppi convegni sulla pirateria, il paese ha altri problemi. La fiction 'I liceali', da noi prodotta, è stata trasmessa prima da Mediaset Premium, vista, scaricata, trasmessa poi dalla tv generalista e nonostante tutto ciò, una volta fatti i DVD, ne abbiamo venduti tantissimi. La pirateria è un problema molto marginale, basterebbe pagare forse lo 0,50. Ben vengano i ragazzi che scaricano. La cultura va divulgata, è un bene che vi si possa accedere facilmente" è il pensiero del co-fondatore della Taodue.

04659b_copyrighttaodueCon Pietro Valsecchi magari avremo presto occasione di sviscerare meglio il problema, certo risulta abbastanza incomprensibile come mai Mediaset gli abbia fatto lo "sgarbo" di offrire i contenuti multimediali online dal suo store con un sistema zoppo, funzionante solo sui PC con Windows (attraverso Flash e Silverlight per i contenuti gratuiti), lui che è non solo fresco utente dell'iPhone ma anche dei Mac.
 
Curiosamente chi ha realizzato il sito di Taodue aveva non solo qualche timore che i visitatori potessero copiare qualcosa, ma un vero chiodo fisso, ecco a lato che tipo di avvertimenti vengono dati per una qualunque azione diversa dal click sui link.


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