Personal Audio: bisogna battere il ferro finché è caldo

21/07/2011 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001L’azienda che si è appena portata a casa 8 milioni di dollari fa leva sulla vittoria legale e porta Apple ancora in tribunale. Spennare tutti e farlo con l’insistenza più assidua.
Grazie a FOSS Patents veniamo a sapere che, tra le tante grane legali di Apple, se ne è aggiunta una ennesima (sempre in Texas) per conto di Personal Audio.

Ancora loro? Quelli che hanno appena sottratto dalle casse di Apple 8 milioni di dollari per aver fatto valere i loro diritti sui brevetti 6.199.076 e 7.509.178?

Già, appoggiandosi ancora sugli stessi brevetti Personal Audio vuole arricchirsi ulteriormente. Se prima i prodotti incriminati erano i vecchi iPod classic, iPod mini, iPod shuffle, iPod nano ed iPod touch, ora sono le generazioni più nuove iPod nano G6, iPod shuffle G4, iPod touch G4, iPhone 4 ed iPad 2.

Se la proprietà transitiva, da avvocati con il pallino della furbizia, vale, Personal Audio dovrebbe incassare ancora dalla fabbrica di soldi sita in Cupertino. Magari di più, questa volta, pur non scalfendo troppo il conto in banca di 76,2 miliardi di dollari che Apple ha accumulato.



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