OQO preme il tasto Esc?

01/05/2009 14:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Da San Francisco un silenzio tombale sul futuro dell'azienda che voleva sfondare con gli UMPC dal buon design.

Da San Francisco un silenzio tombale sul futuro dell'azienda che voleva sfondare con gli UMPC dal buon design.
 
Potrebbe già essere finita l'avventura del produttore di mini computer californiano OQO.

06257b_oqoumpcSecondo informazioni raccolte da The Inquirer l'azienda di UMPC – Ultra Mobile PC e di versioni enterprise del computer di classe MID avrebbe concluso la propria agonia.
 
Qualcuno aveva tentato di installare sistemi operativi alternativi su queste macchine, Mac OS X 10.5 Leopard funzionava in dual boot.
 
L'ultimo OQO Model 2+ (quello con supporto a Gobi) era atteso ma l'azienda non sarebbe in grado di realizzarlo e non aver ancora fornito una data d'esordio sarebbe un indizio piuttosto credibile delle difficoltà.
 
Alla posta elettronica aziendale non risponde più nessuno ed i telefoni suonano a vuoto. I dipendenti sono stati messi in una sorta di stand by in attesa della decisione finale che dovrà prendere il co-fondatore e CEO Andrew Popell.
 
OQO nasceva nel 2000 (il primo computer arrivava sul mercato nel 2004, dopo tanta attesa) con il contributo anche di Jonathan Betts-LaCroix e Jory Bell, già del gruppo Product Design di Apple, dove ha realizzato la linea dei G3 ed iniziato a sviluppare il PowerBook G4 Titanium.


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