Oltre Boot Camp? Windows nativo su Mac?

25/04/2006 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Le ipotesi vengono lanciate dalle pagine dell'ente USA dell'informazione pubblica radio televisiva. Le API di Windows potrebbero trovare posto nel prossimo OS di Apple. AAA nuovo kernel cercasi.

Le ipotesi vengono lanciate dalle pagine dell'ente USA
dell'informazione pubblica radio televisiva. Le API di Windows
potrebbero trovare posto nel prossimo OS di Apple. AAA nuovo kernel
cercasi.
 
Apple non conferisce a Boot Camp tutto l'interesse che invece ha suscitato.

Ma a Cupertino si accontenteranno di questo (inaspettato) esperimento in versione beta? A leggere Robert X. Cringely sulle pagine online della PBS – Public Broadcasting Service, sembra di no.

Secondo Cringley il prossimo sistema operativo di Apple, Mac OS X 10.5 Leopard, integrerà le API – Application Programming Interfaces sviluppate per Windows, permettendo così a tutte le applicazioni scritte per Win XP di girare nativamente sui Mac senza dover riavviare da una partizione ad hoc (come fa ora Boot Camp).

L'esperto d'informatica asserisce anche che Apple starebbe per abbandonare il kernel Mach in favore di uno più moderno e veloce.

E' questa la prospettiva che devono attendersi tutti i possessori di hardware Apple? Un continuo aggiungere funzioni, anche molto differenti tra loro (a volte in contraddizione) piuttosto che decidere nuove rotte definitive verso le quali navigare.

Cringley scrive che il nuovo kernel del Mac OS X può essere sostituito solo grazie alla recente uscita dall'azienda di Cupertino di Avie Tevanian. I kernel "monolitici" usati da Linux o altri UNIX open source sarebbero da 2 a 3 volte più rapidi di quello che usa attualmente Mac OS X 10.4.

Apple avrebbe estremo bisogno di velocità: "ecco perché l'intero pianeta non ha ancora comperato gli Xserve, i servizi web o di database sono lenti e servono pochi utenti" è la severa affermazione dell'autore degli articoli pubblicati a puntate dalla PBS.

Sarebbe il momento giusto di fare queste scelte radicali perché l'hardware (con processori Intel, ndr) sarebbe tutto nuovo, non sussisterebbe il problema di "regalare" un veloce sistema operativo a tutti quelli che hanno già in casa hardware vecchio (con processori PowerPC, ndr) di Apple. Forse il nuovo kernel potrebbe anche abbandonare il supporto ai precedenti Mac.

Non si sa se le affermazioni di Cringley siano basate su informazioni privilegiate oppure siano solo una serie di ipotesi o teorie fantasiose, certo il discorso è estremamente articolato, tanto che sembra degno di nota. 



setteB.IT – la settimana digitale vista dall'utente mac