Spot “Get a Mac” tradotti in “Prendi un Mac”

24/08/2006 13:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Apple ha lasciato per ultima la nostra lingua ma, è un sorprendente passo in avanti, sono i primi spot tradotti da svariati anni. Li vedremo forse sulle nostre TV? Aggiornato.

Apple ha lasciato per ultima la nostra lingua ma, è un sorprendente
passo in avanti, sono i primi spot tradotti da svariati anni. Li
vedremo forse sulle nostre TV? Aggiornato.
 
I primi giorni di maggio debuttavano le nuove pubblicità di Apple della serie "Get a Mac", che sostituiva la precedente campagna "Switch", facendo anche sparire dal sito questa vecchia sezione.

Apple continua ad affidarsi all'esperienza dell'agenzia TBWA\Chiat\Day per le proprie promozioni televisive.

Con luglio altre lingue venivano aggiunte agli spot, nelle rispettive sezioni di "Get a Mac" sui siti internazionali di Apple.

A quasi quattro mesi di distanza finalmente anche l'Italia, a sorpresa, ha la sua nuova campagna pubblicitaria localizzata completamente nella nostra lingua.

Da giugno le pagine italiane del sito di Apple erano state aggiornate traducendo la nuova sezione "Prendi un Mac" che andava ad eliminare "Switch". Attualmente chi sceglie ancora l'indirizzo apple.com/it/switch viene rimbalzato a apple.com/it/getamac.

Finora gli spot italiani disponibili sono stati così titolati: "Fuori dalla scatola", "iLife", "Lavoro vs divertimento", "Meglio", "Rete", "Riavvio", "Virus" e "WSJ".

La qualità del doppiaggio è piuttosto alta, in Italia abbiamo i migliori doppiatori del mondo, ma in questo caso la caratterizzazione data dagli attori John Kellogg Hodgman (PC) e Justin Jake Long (Mac) era forse irraggiungibile.

Certo sarebbe stato preferibile ascoltare due voci più distinte, sembrano molto simili.

Quanto ai testi va segnalata una poco efficace localizzazione per la pubblicità "WSJ" (in Italia non tutti sanno che è l'acronimo di Wall Street Journal) dove si è scelto di usa l'inefficace espressione finale "la migliore computer rivista di computer, settimanale" che rende vano il confronto tra le due testate, invece perfetto sulla versione in inglese "awesome computer review… weekly… journal".

Lo spot "Meglio" è stato invece caricato sui server ad un volume doppio rispetto agli altri, davvero fastidioso.

L'ultima "sfortunata" pubblicità televisiva vista fuori dagli Stati Uniti risale all'autunno 2003 quando in Gran Bretagna venne proposto lo spot del "computer più veloce del mondo" relativo al PowerMac G5. Fu fatta ritirare dalla ITC – Independent Television Commission (ora OFCOM) dopo il giudizio negativo della BACC – Broadcast Advertising Clearance Centre, perché non corrispondente alla realtà.

Difficile ipotizzare se a Cupertino vogliano dare una concretezza alle buone intenzioni espresse a fine aprile: "investiremo sull'immagine e la pubblicità, oltre che nei canali di distribuzione" aveva dichiarato Peter Oppenheimer (il CFO di Apple) per far salire le percentuali di vendita in Germania, Spagna, Cina, Corea ed Italia… ma si riferiva all'iPod.

I video tradotti sono pronti, le concessionarie di pubblicità della televisione nostrane pure, per ora manca solo la volontà di spendere soldi fuori dagli Stati Uniti. Terremo accesi i televisori per controllare.

Aggiornamento del 28/12/2006: mancano ancora gli ultimi tre spot di questa serie rilasciati da Apple, ma gli altri sono presenti ormai localizzati in italiano. Ecco i titoli: "Fidati di Mac", "Angelo/Diavolo", "Incidente", "Autocommiserazione", "Risultati Migliori", "Consulente", "Nato per Lavorare" e "Promozionale". Per riempire gli spazi gli spot "WSJ" e "Meglio" sono stati raddoppiati nella versione italiana.



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