Multe a Microsoft, cartello su Office e brevetti copiati

09/04/2009 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001In Germania si era accordata con i rivenditori sul prezzo di Office 2007 per studenti mentre ad una società di Singapore dovrà pagare la seconda più alta multa dell'anno in USA per aver infranto un brevetto sulle registrazioni dei software.

In Germania si era accordata con i rivenditori sul prezzo di Office 2007 per studenti mentre ad una società di Singapore dovrà pagare la seconda più alta multa dell'anno in USA per aver infranto un brevetto sulle registrazioni dei software.
 
Dal BundesKartellamt tedesco, antitrust del locale ministro federale dell'economia, parte la multa da 9 milioni di euro a Microsoft per aver imposto un prezzo concordato con i rivenditori di Office Home and Student 2007.

Il cartello ovviamente calpestava ogni volontà di farsi concorrenza sul prezzo del software ma l'azienda di Redmond ripagava i partner con una campagna pubblicitaria vista in Germania lo scorso autunno.

Dall'altra parte dell'oceano la corte del giudice David Martin a Providence, nel Rhode Island, ha deciso sull'appello che vedeva contrapposta Uniloc a Microsoft fin dal settembre del 2003: alla prima tocca un rimborso di 388 milioni di dollari (oltre 292 milioni di euro).

In oltre cinque anni Microsoft ha continuato intenzionalmente ad usare tecnologie di sicurezza brevettate dall'azienda con sede a Singapore per registrare i principali software come Windows ed Office.

Il titolare del brevetto, Ric Richardson, aveva mostrato l'idea a Microsoft nel 1993 ma l'accordo era di non copiarlo se decideva di non acquistarlo. E' successo il contrario, nonostante Microsoft si sia difesa dicendo che il metodo utilizzato è diverso.

Inizialmente Uniloc aveva chiesto un risarcimento di 2,50 dollari per ogni software di Microsoft attivato dall'ottobre 2003 ad oggi, circa 260 milioni di copie. Il tribunale ha deciso per una cifra molto inferiore.

388 milioni di dollari valgono l'utile di Microsoft fatto in otto giorni. Si tratta della seconda più alta multa dell'anno in USA e la quinta nella classifica generale statunitense (4 su 6 sono state contro Microsoft).



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