Micron: “siamo noi al top delle NAND con i 25 nm”

12/02/2007 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Il maggior produttore statunitense di memorie annuncia progressi nelle tecnologie, ma una grande quantità di prodotto sul mercato ha fatto crollare i prezzi. Non potrebbe essere il momento peggiore secondo Micron.

Il maggior produttore statunitense di memorie annuncia progressi nelle tecnologie, ma una grande quantità di prodotto sul mercato ha fatto crollare i prezzi. Non potrebbe essere il momento peggiore secondo Micron.
 
Buone e cattive notizie da Micron Technology, uno dei pochi produttori di memorie a stato solido che ancora ha stabilimenti in USA, anzi l'unico nella categoria DRAM. I suoi marchi commerciali sono Crucial e Lexar.

Di positivo c'è che il CEO e presidente Steve Appleton ha recentemente dichiarato che, mentre altri parlano in modo teorico delle memorie NAND @ 25 nm, loro alcuni esemplari li avrebbero già creati nei laboratori.

01574b_micronnand25nmI dettagli non sono stati forniti e quindi, oltre alla fiducia in queste dichiarazioni, il perno del discorso si basa solo su una foto mostrata venerdì scorso (riportata accanto) dal COO Mark Durcan alla conferenza con gli analisti nella sede di Sun Valley, Idaho.

"Comunque all'introduzione sul mercato delle memorie @ 25 nm mancano ancora tre anni, ma vi abbiamo fatto vedere la fotografia per farvi sapere che non lavoriamo ancora sui 50 nm" ha voluto aggiungere Durcan.

I chip @ 50 nm da 4 Gb sono stati mostrati dall'alleanza Intel-Micron un anno fa. In settembre Samsung dichiarava lo sviluppo della prima NAND @ 40 nm basata sul brevetto CTF – Charge Trap Flash con tecnologia high-k dielectric.

Qui sotto una comparazione delle dimensioni delle memorie dei maggiori produttori sul mercato e una stima per i prossimi anni delle evoluzioni.

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Ma se va bene con le nuove tecnologie (è recente la vista del presidente Bush alla sede dell'azienda in Virginia per congratularsi dei progressi, la foto è a fine articolo) non sembra andare altrettanto bene con i guadagni: mentre i prezzi delle DRAM sono calati genericamente del 30%, secondo i responsabili di Micron il listino sarebbe diminuito solo del 10/15% nell'ultimo anno.

Nonostante i buoni propositi la giornata borsistica di venerdì scorso per Micron è invece stata molto pesante, il valore delle azioni è sceso al minimo degli ultimi 15 mesi: 12,40 dollari durante il pomeriggio.

Bloomberg riporta una frase allarmante del responsabile delle vendite di Micron, Mike Sadler: "il collasso dei prezzi ha creato una situazione orribile per l'azienda, non potrebbe esserci un momento peggiore".

Secondo gli analisti i prezzi scenderanno dal 30 al 40% nel trimestre. C'è molta competizione nel settore.

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