Massiccio taglio a Panasonic, via 15.000 dipendenti

04/02/2009 12:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Altra azienda dell'hi-tech giapponese a dover leccarsi le ferite, inferte da una crisi di vendite alla quale contribuisce il rafforzamento dello yen.

Altra azienda dell'hi-tech giapponese a dover leccarsi le ferite, inferte da una crisi di vendite alla quale contribuisce il rafforzamento dello yen.
 
Con la presentazione dei risultati del terzo trimestre fiscale di Panasonic, arriva anche una pessima notizia per 15.000 dipendenti.

L'azienda che da ottobre non si chiama più Matsushita licenzierà questo enorme numero di impiegati (il 5% del totale), la metà in Giappone, ma dovrà anche chiudere ben 27 fabbriche (13 in patria), ridurre stipendi al top management dal 10 al 20% e del 5% a tutti gli altri a partire da subito.

Nel periodo del terzo trimestre Panasonic ha dovuto registrare un rosso all'utile di 63,1 miliardi di yen (circa 550 milioni di euro), quando un anno prima era in positivo per 115,2 miliardi di yen (circa 1 miliardo di euro). Le vendite sono calate del 29% a livello globale ed il fatturato trimestrale è diminuito del 20% a 1.880 miliardi di yen (circa 16,3 miliardi di euro).

Nessun cambio di prospettiva è stato annunciato da Panasonic per la fusione con Sanyo.

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