Luxpro, la rivolta dei clonatori

05/01/2007 12:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Una delle aziende taiwanesi che si diletta nel ricalcare le forme degli iPod per vendere dei player MP3 del tutto simili, minaccia rivalsa. Avevano vinto la causa intentata da Apple, ora vogliono i rimborsi.

Una delle aziende taiwanesi che si diletta nel ricalcare le forme degli iPod per vendere dei player MP3 del tutto simili, minaccia rivalsa. Avevano vinto la causa intentata da Apple, ora vogliono i rimborsi.
 
01418b_luxprocebit05Due anni fa, al CeBIT, compariva sulla scena dei player MP3 da passeggio il Super Shuffle di Luxpro, un'azienda taiwanese che si è fatta molto "ispirare" dal successo dell'iPod shuffle di Apple.

La società di Steve Jobs chiese un'ingiunzione per bloccare la produzione/vendita/pubblicità del player, diventata esecutiva un mese dopo. Luxpro si appellò all'Alta Corte di Taipei e (incredibilmente, ndr) risultò vincitrice, con pieno diritto di produrre i player in questione.

Il Super Shuffle fu poi ribattezzato Super Tangent, un nome profetico di quello che sarebbe successo più tardi.

Ora Wu Fu-Chin, CEO di Luxpro, alzando i vessilli dei piccoli che vincono contro lo strapotere delle multinazionali, ma non si limita ad una mera rivendicazione di "giustizia fatta". Sul sito di Luxpro viene esplicitata la volontà di fare, a loro volta, causa ad Apple, chiedendo un rimborso di 100 milioni di dollari per "danni dovuti al loro abuso di potere".

Il blocco temporaneo delle vendite è stato quindi stimato in questa cifra e Luxpro la vuole da Apple.

Altro lavoro per l'ufficio legale di Apple.



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