La Tassa di Concessione Governativa non è dovuta. Rimborsi?

31/01/2011 14:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Appello ancora positivo per chi sostiene che la Tassa di Concessione Governativa sugli abbonamenti dei telefoni cellulari è illeggittima.
In un paese che considera ancora un lusso avere un telefono cellulare, la Tassa di Concessione Governativa dovuta ogni mese da chi ha un abbonamento è una delle imposizioni più odiate.

Ma forse ce ne stiamo per liberare. Già qualche giorno fa l’ANCI Veneto segnalava che una sentenza depositata il 10 gennaio dal giudice d’appello della Commissione Tributaria Regionale andava in questa direzione. Al momento se ne avvantaggiano pochi comuni vicentini come Arsiero (1.600 euro), Malo (oltre 2.600 euro) e Santorso (3.822 euro), le amministrazioni si vedranno restituire le cifre, sborsate dal 2006 al 2008 perché “i comuni, in quanto pubbliche amministrazioni, non possono essere assoggettati al tributo in esame”.

Non solo, nella sentenza si legge anche: “il nuovo codice delle Telecomunicazioni Elettroniche (D.L. 259/2003) ha apportato al settore rilevanti innovazioni, nell’ambito di un processo di privatizzazione che ha avuto come principale conseguenza il passaggio dalla concessione al contratto, cioè a uno strumento di diritto privato in posizione di parità tra i contraenti”.

Quanto basta all’ADOC – Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori per approfittare del lavoro fatto dall’associazione regionale dei comuni veneti: “accogliamo con soddisfazione la sentenza della commissione tributaria del Veneto, che ha dichiarato l’illegittimità della tassa di concessione governativa sui cellulari […] si applicava solo sugli abbonamenti ed era obsoleta perchè risaliva agli anni ottanta […] l’ADOC è pronta a promuovere cause per far ottenere il risarcimento a tutti i cittadini privati che si rivolgeranno all’associazione. Considerando che la tassa è di 10,32 euro a bimestre, ossia 70 euro l’anno e che si può chiedere il risarcimento degli ultimi 3 anni, si tratta di 210 euro ad utenza”.

Ognuno decida come vuole, ci limitiamo solo a raccomandare molta attenzione affidandosi a questa associazione, visto l’incompetenza dimostrata precedentemente con i costi dell’iPhone 4.

Ricordiamo che chi usa il telefono cellulare con il sistema, molto popolare, delle schede ricaricabili, non paga la suddetta tassa.



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