La licenza x86 tra AMD ed Intel non ammette terzi

10/10/2008 08:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001The Foundry Company produrrà i chip di AMD ma questa società ha solo il 44,4% della nuova azienda che gestirà le fabbriche. Intel sottolinea che gli accordi non prevedevano la cessione ad altri dei processi di fabbricazione.

The Foundry Company produrrà i chip di AMD ma questa società ha solo il 44,4% della nuova azienda che gestirà le fabbriche. Intel sottolinea che gli accordi non prevedevano la cessione ad altri dei processi di fabbricazione.
 
"The future is fusion" dice il nuovo slogan di AMD, peccato che è stato fatto esattamente il contrario, una scissione in due.

Martedì gli arabi di Mubadala sono andati in soccorso di AMD ed hanno creato una nuova società che sfornerà i processori senza lasciare l'onere dei costi tutti sulle spalle dell'azienda californiana.

Affari solo loro? Intel dice di no.

L'ultima licenza per i chip compatibili x86 che AMD ha firmato nel maggio del 2001 con Intel pare non contemplare la cessione della fabbricazione dei chip a terzi (il 44,4% della Foundry Company, i nuovi titolari delle fabbriche, resta in mano ad AMD).

L'intesa con il gigante dei processori di Santa Clara non sarebbe trasferibile e non comprenderebbe sublicenze, essendo Foundry Company una nuova joint venture solo partecipata da AMD, il trasferimento invece sarebbe avvenuto. Inoltre Foundry Company, oltre che fornire principalmente ad AMD i chip, avrà altri clienti.

AMD è tranquilla: "abbiamo valutato bene e siamo sicuri di aver strutturato correttamente le nostre azioni per permettere alla Foundry Company di rispettare le licenze".

Da 32 anni Intel ed AMD si scambiano licenze, oltre che carte bollate.



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