Intel deve risparmiare 1 miliardo di dollari

01/05/2006 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001I tagli per la parte restante di quest'anno si fanno necessari dopo un calo del fatturato del 5% rispetto al Q1 del 2005 e del 38% nei guadagni.

I tagli per la parte restante di quest'anno si fanno necessari dopo un calo del fatturato del 5% rispetto al Q1 del 2005 e del 38% nei guadagni.
 
Urgono ridimensionamenti a Santa Clara dove ha sede Intel e il suo CEO Paul Otellini ha lanciato il grido d'allarme.

Per la prima volta negli ultimi 4 anni la percentuale di mercato in mano a Intel è scesa sotto all'80% (nonostante il recente ingresso nel mondo Mac), assestandosi al 76,9%. Il concorrente più agguerrito, AMD, arriva al 21,4%.

Otellini dichiara di voler ottimizzare i magazzini ancora troppo carichi, assieme ad altre fasi produttive, ma è evidente che dei 100.000 impiegati assunti finora (argomento debitamente fatto sfilare dal CEO di Intel) qualcuno dovrà attendersi lettere di licenziamento.

La nuova divisione UMPC, da sola, ne conta 1.000 di addetti.

I nuovi prodotti ancora allo studio delle linee Conroe (desktop), Merom (laptop), Woodcrest (server) subiranno un accelerazione e saranno rilasciati prima delle date previste. Già durante questa estate.

Conroe batterà in velocità il Pentium D960 del 40%, Merom in Core Duo T2600 del 20%, Woodcrest in Xeon 2,8 GHz dell'80%.

Alcuni analisti imputano ad Intel la lentezza con cui sta traghettando le proprie linee dalle tecnologie da 130 nm a 90 nm, altri ritengono che la qualità dei prodotti sia scesa troppo ultimamente.

Nel terzo trimestre di quest'anno la maggior parte dei processori ingloberà la tecnologia a 65nm invece che 90 nm. Durante il 2007 debutterà Penryn a 45 nm. Per il 2008 Intel userà circuiti da 45 nm nei chip Nehalem, geometrie di circa un terzo più sottili degli attuali 65 nm. Nel 2009/2010 passerà ai 32 nm, prima con i Nehalem-C e poi con Gesher.

Intel si prepara alla sfida più dura della sua storia di 38 anni, dopo aver speso già 2,5 miliardi di dollari per rinnovare la sua immagine (cambio di logo, slogan nuovo, Core al posto di Pentium, etc.).



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