Intel Core Duo, già con 34 falle (14 gravi)

23/01/2006 17:00 CET

di Fabio M. Zambelli

 Impietosamente scoperti tutti gli errori dei nuovi chip di Intel. Venti marginali ma ben 14 gravi o addirittura molto gravi. Intel ne riparerà uno solo. Per la clientela Apple un incubo che si realizza o solo errori di gioventù comuni a tutti i processori?

Impietosamente scoperti tutti gli errori dei nuovi chip di Intel. Venti
marginali ma ben 14 gravi o addirittura molto gravi. Intel ne riparerà
uno solo. Per la clientela Apple un incubo che si realizza o solo
errori di gioventù comuni a tutti i processori?

 
Si prescinde eccome la perfezione dalle cose terrene come un "semplice" pezzo di silicio.

Da un concentrato di tecnologia come il processore principale di un computer moderno ci si attende il massimo… l'Intel Core Duo sembra essere un ottimo processore, ma certamente non senza difetti.

Ne sono già stati scoperti 34!

Nella lunga lista stilata nei documenti ufficiali di Intel (PDF da 2,7 MB, da leggere con Adobe Reader o relativo plug-in) ci sono tecnicismi piuttosto indigesti ai più e, per semplificare, si può dire che 20 degli "errata" elencati non sono particolarmente rilevanti al buon governo di un computer ma purtroppo 14 di questi lo sono.

Tra il "bug" codificato come AE1 e l'AE34 solo l'AE18 "Processor Digital Thermal Sensor readout stops updating upon returning from C3/C4 State" sarà prima o poi corretto da Intel. Gli esperti definiscono "potenzialmente catastrofico" questo tipo di errore, ma non meno degli AE12, AE20, AE21 ed AE30, ugualmente nel gruppo delle falle gravi.

Gli errori meno rilevanti possono eventualmente rallentare i processi del chip di Intel e quindi di conseguenza il computer di ultima generazione nei quali sono presenti sulla scheda logica.

Fa restare di stucco molti vedere una lista di ben 34 errori (tra quelli già scoperti, ricordiamolo) affliggere un nuovo prodotto rilasciato sul mercato ufficialmente e quanta ironia sprecheranno i più scettici allo switch di Apple in questo caso?

Apple da sei mesi ha annunciato l'abbandono graduale dei processori PowerPC in favore di quelli di Intel e, con un anticipo di cinque mesi, al recente Macworld Expo di San Francisco, ha mostrato i primi due Mac con il nuovissimo processore Intel Core Duo.

Dopo i primi anni di Motorola, da un decennio abbondante, Apple aveva scelto di passare all'evoluzione PowerPC prodotta per i Mac prima da Motorola poi anche da IBM e più di recente Freescale, società nata dalla scorporazione del reparto chip di Motorola.

Negli ultimi mesi i PowerPC sono diventati molto più interessanti per le console giochi (praticamente tutte le ultime generazioni di Sony, Microsoft e Nintendo) che per i produttori di computer. Apple ha chiesto a più riprese di proseguire nell'evoluzione tecnologica ma IBM, in particolare, ha scelto di assestarsi su prodotti di massa di buona performance senza andare oltre nella costosa ricerca.

Apple non poteva attendere oltre i processori G5 evoluti richiesti da tempo ma mai ottenuti, da qui la scelta di passare al vecchio "nemico" storico che, assieme a Microsoft, formava quel duopolio Wintel tanto vituperato da utenti del Mac e produttori dello stesso.

Per anni Apple ha detto che i PowerPC erano meglio dei Pentium, Itanium o Xenon… per non parlare di Centrino o Celeron. Cifre, dati, tabelle, grafici e paralleli prestazionali mostrati da Cupertino avevano fatto sempre prevalere il chip scelto da Apple rispetto al resto del mercato ma ora… semplicemente, non è più così.

Con il nuovo importante valore "potenza per watt" Apple sceglie di comunicare a tutti che il Core Duo è quanto di meglio disponibile e perciò lo userà da subito su iMac e MacBook Pro.

Non a caso la campagna di comunicazione di Apple fa perno su quanto, giustamente, molti si stanno chiedendo: "Che ci fa un chip Intel in un Mac?".

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Da Cupertino la risposta è ironica (forse troppo a sentire gli ignari Otellini e company che da Santa Clara non si aspettavano tanta irriverenza verso i clienti di Intel già da tanto tempo): "Ci fanno un sacco di cose, che mai sono riuscite a fare da dentro un PC".

Più timida e senza risposta la scelta "italiana" adottata da Apple Italia…

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Sta di fatto che il gelo sarebbe già sceso nelle stanze di Intel: nessuno si aspettava uno spot televisivo  di Apple (che forse mai vedremo in Italia, come da non gloriosissima tradizione, alla quale ci hanno abituati da anni) dove sostanzialmente si sfotte il 90% dei produttori di PC, clienti di Intel, per non aver mai dato ampio sfogo alle potenzialità di processori di Santa Clara. Apple invece lo farà… 34 errori o meno.

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La pubblicità di Apple dell'iMac con processore Intel appena citata assomiglia al video del 2003 "Such Great Height " (disponibile su iTunes Music Store USA) di The Postal Service. Si notano svariati punti in comune oltre al tema di un laboratorio di produzione dei wafer di processori, gli attori che vi recitano, seppur celati dietro alle maschere delle tute asettiche, appaiono essere proprio gli stessi. Su iTMS Italia ci dobbiamo accontentare della canzone senza il video, ma questo serve poco a dimostrare la similitudine. 


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