Intego scopre l’attacco iPhone/Privacy.A

11/11/2009 11:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Gli smartphone di Apple che hanno subito la "cura" jailbroken sono aperti ad attacchi invisibili perché non viene installato alcun software ma restano vulnerabili.
Scoperti i primi due attacchi agli iPhone "sbloccati" con i metodi del jailbreak, alla Intego si sono chiesti se ci sono altre vulnerabilità.

I possessori di questi smartphone (una quota del 6-8% sul totale), taroccati per installare software diversi da quelli disponibili su App Store, devono temere anche "iPhone/Privacy.A", appena scoperto da Intego.

Anche Intego sconsiglia la pratica perché rende gli iPhone molto più vulnerabili e non ci sono rimedi.

Nello specifico l'iPhone con password root non modificata può aprire le porte ad intrusi che accedono così a dati e documenti personali come: SMS, posta elettronica, contatti, calendari, musica, video e memorizzazioni a cure delle applicazioni contenute. L'hacker può importare tutto nel computer (Mac, PC, UNIX o Linux).

VirusBarrier X5 è preparato ad eradicare il programma su un Mac e ad identificarlo sull'iPhone. Non c'è alcun software presente sullo smartphone, quindi non c'è nulla da togliere.



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