Il CD è al capolinea, sorpasso nel 2016

14/08/2009 22:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Secondo le previsioni dei discografici già nel 2010 negli Stati Uniti i ricavi per la musica venduta online raggiungeranno quelli della musica venduta su supporto ottico. Ci vorranno altri 5 anni per il resto del mondo.

Secondo le previsioni dei discografici già nel 2010 negli Stati Uniti i ricavi per la musica venduta online raggiungeranno quelli della musica venduta su supporto ottico. Ci vorranno altri 5 anni per il resto del mondo.
 
Ars Technica ha consultato le previsioni di IFPI – International Federation of the Phonographic Industry e RIAA – Recording Industry Association of America ed ha scoperto che le vendite di musica su CD produrranno meno guadagno per i discografici di quanto ne faranno i negozi online.

A livello mondiale accadrà dopo il 2016 ma negli Stati Uniti già dopo il 2010.

Oggi i negozi online come iTunes Store vendono poco più del 20% della musica in tutto il mondo, in USA superano il 36%. A fine del 2010 gli incassi della musica venduta online equivarranno al 52% del totale degli Stati Uniti e lo stesso risultato, più lentamente, arriverà cinque anni dopo in tutto il pianeta.

Già adesso in Corea la musica venduta online (non da Apple, che non è presente con uno dei 23 iTunes Store), principalmente via telefono cellulare, è il 56% del totale. In Europa non si va oltre l'11%.

Tutto cominciava nel 28 aprile 2003 con l'avvio di iTunes Store USA, in mezzo a molti che non credevano nel successo dell'idea. Fino a quel momento la musica online era praticamente solo quella illegale.



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