Il 2011 è qui, ma Intel ridimensiona la fibra di Light Peak

10/01/2011 07:03 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Gnam, gnam, l’inventore della tecnologia del futuro si rimangia parte delle promesse e rimette il vecchio rame al posto della luce, dentro ai cavi. Dicevano “welcome to optical connectivity”.
Al CES di Las Vegas Computerworld ha potuto intervistare David Perlmutter, il responsabile delle architetture di Intel, la discussione è stata incentrata su Light Peak.

La tecnologia del futuro per connettere internamente ed esternamente periferiche alla CPU, che promette una banda di non meno di 5 Gbps ma sperabilmente 10 Gbps su 100 metri, ora viene un po’ ridimensionata da Intel.

L’erede più moderno delle porte USB 3 doveva essere in calendario per l’inizio del 2011 ed Intel ora non precisa più le date, tuttavia l’azienda di Santa Clara (ancora in bambola dopo la botta subita da Microsoft, che apre ai processori ARM) spiega che inizialmente Light Peak userà i cavi di rame e non la fibra ottica.

La giustificazione è: “il rame sta reagendo molto bene, meglio di come avevamo ipotizzato, la nuova tecnologia ottica è più costosa”. Forse non ci voleva un’executive di Intel per scoprirlo, ma se non è una marcia indietro dobbiamo fidarci delle buone prestazioni ancora assicurate dal vetusto rame, valide per la maggior parte delle necessità attuali.

Molti hanno supposto che ci sia Apple ad aver commissionato lo studio di questa interfaccia a banda larga, di ridotte dimensioni e di rottura verso il passato. Intel non ha mai confermato.

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