Google Video a doppio senso

10/08/2006 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Il discrimine è la quantità di dati da spedire sui server di Google. Se i file sono inferiori a 100 MB l'upload può essere effettuato direttamente dalla pagina HTML apposita, se superiore c'è sempre l'applicazione desktop.

Il discrimine è la quantità di dati da spedire sui server di Google. Se i file sono inferiori a 100 MB l'upload può essere effettuato direttamente dalla pagina HTML apposita, se superiore c'è sempre l'applicazione desktop.
 
Mettere online gratuitamente un filmato è ormai un gioco da ragazzi.

Ci sono tantissime soluzioni, tra le più popolari YouTube e Google Video. Niente ancora da .Mac, il servizio online (a pagamento) di Apple.

Oltre un anno fa Google Video esordiva con l'applicazione GoogleVideoUploader, tramite il quale inviare sui server di Google il proprio video non coperto da copyright.

Ora Google Video aggiorna gli utenti di questo servizio: esiste anche una soluzione "più facile" per chi vuole pubblicare filmati al di sotto dei 100 MB. Basta collegarsi ad una pagine del sito di Google.

La soluzione web ha il vantaggio di non dover usare l'applicativo (che si scarica gratuitamente per Windows, Linux e Mac) e mostra online il risultato, immediatamente dopo l'upload.

Google Video accetta file video QuickTime, Windows Media, Real, AVI e MPEG, poi saranno convertiti al formato Flash per la visualizzazione.

Da qualche tempo Google Video è anche disponibile in versione localizzata per il Canada, Gran Bretagna, Francia, Germania, Olanda, Spagna, Polonia e Italia. La distinzione è stata necessaria anche per le differenti offerte commerciali di Google in questi paesi.

La possibilità, definita sperimentale da Google, di vendere i file video online è stata attivata.



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