Gli sbadati che copiano e dimenticano di dare credito

12/03/2008 23:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Nella giungla di Internet tutto è permesso, più sono grandi e letti e più si sentono in diritto di spadroneggiare. Ci tocca leggere di tutto, in ogni senso. Aggiornato.

Nella giungla di Internet tutto è permesso, più sono grandi e letti e più si sentono in diritto di spadroneggiare. Ci tocca leggere di tutto, in ogni senso. Aggiornato.
 
Dicono che sia uno dei siti più letti tra quelli che trattano di tecnologia in Italia, la trattano male se il loro modo di lavorare è quello che abbiamo verificato, sulla nostra pelle, oggi. Stiamo parlando di Punto Informatico.

Non che setteB.IT trovi grande ispirazione da testate di questo tipo, ma dobbiamo leggere tutto e adesso abbiamo anche realizzato un motivo in più. Per tutelarci.

Succede che durante il weekend (quando setteB.IT solitamente non pubblica, ma lavora lo stesso) emerge la storia del programmatore che ha problemi ad un controllo di sicurezza di un aeroporto perché il computer che ha messo sotto la macchina dei raggi X nota stranezze a cui gli addetti governativi non sono preparati. Ebbene noi componiamo un articolo perché il laptop è il nuovo MacBook Air, va online alle 7 del mattino di lunedì scorso.

Questa mattina, mercoledì (dopo aver aggiornato il nostro articolo con l'interessante "risposta" della TSA, da noi contattata fin da sabato), leggiamo su P.I. "Check-in, il MacBook Air non può volare" a firma Marco V. Principato. Non ci interessa giudicare la completezza o meno dell'informazione.

Riconosciamo però qualcosa di familiare, l'immagine da loro usata a corredo del breve testo. E' la nostra. Un fotomontaggio, non certo un capolavoro, ma quanto basta per rendere al meglio l'idea della situazione raccontata.

Non abbiamo ricevuto da Punto Informatico alcuna richiesta di poter usare le nostre immagini in tutto lunedì e martedì. Siamo abituati a concedere a chiunque ce le chieda le immagini pubblicate da setteB.IT in cambio di regolare citazione (netiquette ma anche buona educazione, a nostro parere).

Il sito non se ne è curato. Svariate ore fa abbiamo contemporaneamente scritto un messaggio sul forum di P.I. e spedito una email al direttore. Se ancora non hanno cancellato tutto, lo stesso messaggio lo potete trovare nei commenti all'articolo. Abbiamo espresso la nostra protesta con toni assolutamente pacati, stupendoci del comportamento di un sito che vanta tanti anni di presenza sul web (gli stessi nostri, ma non importa).

Dopo un po' compare, prima online e poi nella nostra casella di posta, una risposta completamente diversa da quello che chiunque definirebbe di scuse. Vagamente minacciosa e fuori tema. La citazione di setteB.IT abbiamo continuato a non leggerla, in compenso, dopo qualche ora, l'immagine (nostra) sparisce dall'articolo (loro). L'evoluzione la vedete rappresentata qui sotto per dimostrarvi ciò di cui non c'è più traccia.

Durante la giornata abbiamo avuto di meglio da fare che continuare a scrivere a costoro. Questi paladini della democrazia hanno intanto bloccato i commenti dei loro lettori, che cominciavano forse a prendere una piega che a P.I. non piaceva. Al comitato olimpico cinese stanno pensando di reclutarli per raccontare tutto quello che succederà a Pechino la prossima estate.

Quello che abbiamo letto (nei messaggi che ci avete spedito e in quelli sul loro forum) ci conforta di quanto sia chiaro a tutti ciò che è successo su quel sito.

Come è capitato a noi, chissà a quanti altri. Bene tenere gli occhi aperti, visto che le tutele sul web non esistono.

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Aggiornamento del 13/03/2008: è arrivato un altro messaggio di P.I. che si commenta da solo. Noi non abbiamo mai richiesto nulla a P.I. se non di fare una citazione che non è mai apparsa (come si vede dalle immagini), tuttavia le decisioni le hanno prese tutte da soli. Quindi senza perdere ulteriore tempo, che non meriterebbero, ecco il testo qui sotto (noi non mettiamo lucchetti), sicuri che i lettori di setteB.IT sapranno giudicare da soli.

Caro Fabio,
nel tuo articolo pubblicato a questo indirizzo
http://www.setteb.it/content/view/3567/2/
vi sono numerose inesattezze.
1. PI si è scusato con te
Ti ho scritto spiegandoti che capivo benissimo la tua arrabbiatura, perché capita spessissimo a PI di finire non citato su testate blasonate e non è mai una esperienza piacevole, soprattutto per chi è abituato a linkare tutte le sue fonti. Fin dalla tua prima lamentela su quell'immagine è stato apposto il tuo link.
La ragione del mancato link è purtroppo un errore di pubblicazione. Andava messo come facciamo sempre. Chiunque segua PI sa benissimo che sulle nostre pagine abbondano i link alle fonti, comprese quelli delle immagini.
Un errore di cui ci siamo accorti solo dopo la tua arringa sui forum.
Chiunque segua PI sa benissimo che sulle nostre pagine abbondano i link alle fonti, comprese quelli delle immagini.
Mi sono scusato molto per l'accaduto. Le mie scuse non solo NON le citi nel tuo articolo, anzi dici che nemmeno te le ho inviate, ma NON le hai proprio accettate, non ti bastavano.
2. La mancata citazione
Non ti è passato in mente in nessun momento che potesse essere stato un errore, sei stato convinto fin dall'inizio, e rimasto su queste posizioni, che Punto Informatico avesse tentato di rubare il lavoro di un altro noto sito italiano allo scopo di arricchire le proprie pagine. Dubito che un modo di procedere di questo genere avrebbe consentito a PI di continuare a crescere fin dal 1996, quando è arrivato su Internet. Io se fossi stato nella tua posizione, e mi ci ritrovo di continuo, avrei aperto un dialogo, in fondo siamo in rete per questo o no?
3. Il Link alla fonte dell'immagine
Subito dopo la tua segnalazione quella immagine è stata linkata immediatamente al tuo sito: l'autore del pezzo era il primo ad essere sorpreso che quel link fosse saltato in fase di editing.
Ragioni che tu NON hai voluto sentire, tanto che sei arrivato a scrivermi che il link non c'era quando bastava verificare.
4. I commenti NON sono bloccati
Esistono non uno ma due thread sull'argomento in quella news.
Leggere che su un sito come PI, il primo sito di informazione in Italia ad ospitare forum sulle proprie notizie, non ci sia spazio per una replica (o una rettifica), è davvero sorprendente.
5. L'immagine NON è sparita per caso
Al contrario di quanto affermi, l'immagine non è stata rimossa così, per caso. Lo hai richiesto tu.
E' stata rimossa dopoché tu mi hai dichiarato via email che non accettavi le nostre scuse, accusandoci invece di aver voluto "predare" il tuo lavoro.
Il mio suggerimento, la prossima volta che mai ti capitasse di vedere il tuo lavoro su altri siti, a me capita di continuo, è di scrivere agli autori e cercare di capirne i motivi prima di accusarli di essere dei ladri senza ritegno.
C'è il caso che ci si capisca, che si diventi amici e persino si collabori a progetti comuni. A me è successo tante volte, mi auguro che possa accadere anche a te.
Buon lavoro,
Paolo De Andreis
direttore responsabile



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