Entro sei mesi prezzi UK di iTunes come in EU

09/01/2008 23:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001A seguito dell'indiscrezione di ieri, oggi Apple ha confermato. Al massimo entro giugno standardizzerà i prezzi delle canzoni vendute in sterline.
Apple cede e paga il conto. I prezzi in sterline delle canzoni vendute su iTunes Store saranno ribassati al livello delle altre nazioni europee.

L'azienda di Cupertino lo ha confermato oggi.

Le anticipazioni di ieri avevano quindi un fondamento di verità, con tutta probabilità la Commissione Europea ha messo alle strette Apple chiedendole di ottemperare alle regole dell'Unione che impongono prezzi uguali per servizi offerti nei paesi della UE.

Chi andava contro le regole era il venditore, in questo caso iTunes/Apple, poco importa alla UE che le case discografiche avessero imposto (e continueranno probabilmente a farlo) prezzi differenziati ai negozi online di musica digitale. Gli accordi privati tra aziende non interessano affatto alla UE, che aveva accusato Apple di pratiche illegittime.

I tempi non sono immediati, Apple ha dichiarato che ribasserà i prezzi al pubblico entro sei mesi. Attualmente una canzone in UK costa ai clienti di iTunes Store UK 0,79 sterline (circa 1,06 euro), in Danimarca 8 corone (circa 1,07 euro), in Svezia 9 corone (circa 0,96 euro) e in Italia 0,99 euro.

Se dovessimo fare un'ipotesi di quale sarà il prezzo "armonizzato" per la musica venduta in Gran Bretagna diremmo 0,65 sterline.

Tuttavia Apple in questa sua comunicazione tratta solo l'argomento Gran Bretagna, pur citando Danimarca, Svezia e tutte le altre come nazioni già standardizzate sui prezzi. Non è così, anche vista la fluttuazione dei cambi verso l'euro.

Il commento/frecciatina finale di Steve Jobs è stato: "abbiamo fatto un passo importante verso il mercato pan-europeo della musica, adesso ci auguriamo che anche le major applichino prezzi pan-europei".

Il commissario europeo alla concorrenza Neelie Kroes ha gradito e con un comunicato ha pubblicamente reso onore alla giusta decisione di Apple, pur essendo a conoscenza dei prezzi differenziati imposti dalle major. Si parla sempre e solo di Gran Bretagna.



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