E se il sipario si chiudesse su iTunes Store?

30/09/2008 23:30 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Chi troppo vuole nulla stringe e gli editori ed autori di musica, salvati da iTunes dopo il declino dei CD, alzano il tiro pretendono molti più soldi. Apple: piuttosto che aumentare il prezzo delle canzoni chiudiamo. Aggiornato.

Chi troppo vuole nulla stringe e gli editori ed autori di musica, salvati da iTunes dopo il declino dei CD, alzano il tiro pretendono molti più soldi. Apple: piuttosto che aumentare il prezzo delle canzoni chiudiamo. Aggiornato.

Leggiamo su Fortune che il futuro di iTunes Store è in dubbio.

04831b_giudicicrbLa NMPA – National Music Publishers' Association ha chiesto alla CRB – Copyright Royalty Board di decidere per un enorme allargamento della fetta di guadagno che va ai loro associati per ogni canzone venduta online: 0,15 dollari invece dei 9 centesimi pagati finora (+66% d'aumento).

Apple, che ha avviato con successo iTunes Store il 28 aprile 2003 trasformandolo nel rivenditore più importante di musica negli Stati Uniti, non risponde. Già tra il 2006 ed il 2007 il responsabile di iTunes, Eddy Cue, aveva testimoniato (documento segnalato da CNET) alla CRB che un eventuale aumento del prezzo richiesto dagli autori/editori avrebbe condotto l'azienda in un business non più vantaggioso.

Dalla vendita di musica online iTunes porta pochi soldi nelle casse di Apple, Steve Jobs ha sempre spiegato che in business dell'azienda era la vendita di iPod e non il guadagno dalla distribuzione online della musica. Si mangiano il fegato le major del fatto che Apple non concede a loro nemmeno 1 centesimo, per ogni iPod venduto (succede invece il contrario con Zune di Microsoft).

Il successo di iTunes Store si calcola con svariati milioni di clienti che apprezzano il sistema. Sono state vendute oltre 5 miliardi di canzoni. Si apprende (da omissis della dichiarazione di Cue, a pagina 6 e 8, che si leggono ancora parzialmente) che il primo milione di clienti è arrivato nel 2005 ma che poi ogni mese successivo ne ha aggiunto sempre un altro milione, due anni fa il 40% del venduto erano canzoni facenti parte di album.

Il prezzo fisso di 1 dollaro a canzone non sembra in discussione, Apple ha detto di non voler modificare il listino e si legge a pagina 30 del documento. Di quei soldi Apple paga tra il 65 el 70% alle etichette e queste il 9% agli autori.

L'attesa decisione del Copyright Royalty Board fisserà i prezzi per i prossimi 5 anni.

Torneremo a comperare i CD?

Le decisioni dei tre giudici della CRB (illustrati nella foto accanto, da sinistra a destra Stanley Wisniewski, James S. Sledge e William J. Roberts) sono attese per il 2 ottobre.

Aggiornamento dell'1/10/2008: abbiamo aggiunto i dettagli della dichiarazione di Eddy Cue.



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