Dove il Wi-Fi è libero: caso Freerunner in UK

14/09/2009 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Contrariamente a quello che succede tristemente in Italia, all'estero gli hotspot gratuiti e liberi si diffondono. Ecco l'ultima idea.

Contrariamente a quello che succede tristemente in Italia, all'estero gli hotspot gratuiti e liberi si diffondono. Ecco l'ultima idea.
 
Owen Geddes ha abbandonato The Cloud (una delle principali reti Wi-Fi in Gran Bretagna) ed ha fondato lo scorso 20 maggio Freerunner.

07205b_freerunneriwifiukQuello che è diventato nel frattempo il terzo operatore Wi-Fi in Gran Bretagna offre ad esercizi commerciali o luoghi frequentati dal pubblico la connettività wireless gratuita per tutti i passanti.
 
"I clienti si aspettano che ci sia il Wi-Fi gratis al pari dell'acqua che scorre fuori dai rubinetti" si legge nella pagina che spiega la differenza tra le installazioni Freerunner (70 euro più 30 euro/mese) e Freerunner Lite (120 euro), dedicate solamente agli esercizi commerciali.
 
Freerunner ha però deciso che 50 hotspot saranno installati gratuitamente per offrire alle rispettive comunità il sempre più indispensabile servizio. Sarà usata una tecnologia mista a seconda del luogo, DSL, mobile, satellite, etc. Il servizio sarà pagato da sponsorizzazioni.
 
Ora parte una "gara" tra le comunità britanniche per farsi scegliere da Freerunner, che aspetta fino al 25 settembre di leggere le candidature in formato di messaggio da un massimo di 150 caratteri. I "vincitori" saranno annunciati il primo ottobre.
 
Intanto Freerunner si è espansa anche in Bosnia, Francia, Montenegro, Olanda, Serbia e Sudafrica. Con le attuali leggi, non rispettate da molti nella completa impunità, in Italia gli hotspot liberi ed aperti ad utenti che non si identificano non potrebbero esistere, almeno ancora fino al 31 dicembre 2009.
 
Il Wi-Fi di tipo 802.11n è ufficialmente standard da venerdì sera.


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