DisplaySearch: Apple guadagnerà il 20% sull’iPhone

31/01/2007 08:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001C'era da aspettarselo. Battaglia dei prezzi sul costo delle componenti dell'iPhone. I "fedeli" di DisplaySearch stimano costi più alti e guadagni inferiori per Cupertino.

C'era da aspettarselo. Battaglia dei prezzi sul costo delle componenti dell'iPhone. I "fedeli" di DisplaySearch stimano costi più alti e guadagni inferiori per Cupertino.
 
Pochi giorni fa gli analisti di iSuppli provavano a stimare il BOM – Bill Of Materials relativo all'iPhone, ovvero il costo ad Apple delle componenti.

E' necessario premettere che nessuno, fuori dai laboratori di Apple, ha ancora potuto aprire e smontare l'iPhone. Ma alla iSuppli hanno evidentemente buoni contatti tra gli assemblatori asiatici.

"Apple ci guadagna il 50%" potrebbe essere la sintesi della lista dei costi relativi al telefono cellulare multi-funzione, guardando i numeri di iSuppli.

Sui costi dell'iPhone ora risponde DisplaySearch del gruppo NPD, spesso citato da Apple quando, piuttosto che rivelare i dati reali, si basa su quelli forniti dagli istituti di ricerca (evidentemente NPD non disturba i progetti segreti di Cupertino e magari fa il loro gioco, ndr).

Secondo DisplaySearch, specializzata come dice il nome stesso in display, il guadagno di Apple sull'iPhone non raggiungerebbe la metà del prezzo, bensì solo il 20%.

Si focalizzano sul costo del display, sia per la tecnologia di sfioramento "multi-touch" che per la risoluzione e dimensione: il solo schermo da 320 x 480 da 3,5" dovrebbe costare circa 60 dollari, iSuppli forniva una cifra quasi dimezzata.

Il display LTPS utilizzato nell'iPhone non potrebbe essere un prodotto convenzionale, DisplaySearch lo nota osservando lo spessore estremamente sottile di 0,25 mm (avranno i raggi X, ndr) e il bordo esterno molto ridotto.

Il 20% calcolato da John Jacobs del Notebook Market Research si raggiunge però addizionando al costo dell'iPhone anche il prezzo di assemblaggio, spedizione, distribuzione e marketing. iSuppli questi costi non li considerava, giustamente, in un BOM.



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