Dentro all’iPod touch
17/09/2007 07:00 CET
L'Apple Store continua prudentemente ad indicare (in inglese!) che il nuovo e più completo iPod touch arriverà entro il 28 settembre. I primi iPod touch sono nelle mani degli statunitensi, eccolo quindi sezionato in tutte le sue parti da iFixit.
Le dimensioni sono leggermente ridotte rispetto all'iPhone perché l'iPod touch non necessita di altoparlante e microfono ai due capi del dispositivo. La sottile batteria occupa la gran parte dello spazio a disposizione, anche se è stato calcolato che ha un volume del 19% inferiore a quella dell'iPhone. Bisogna fare leva per rompere i punti d'incollatura con lo chassis.
Sotto alla batteria troviamo già il retro del display, la scheda logica è invece nascosta da un pannello metallico, posizionato nella parte inferiore dell'iPod touch.
Una volta alzato il pannello protettivo ecco che compare la zona dove è stata incastrata la scheda logica. Si scopre subito il cuore del sistema, il processore quadrato ARM marchiato con il logo di Apple e codice 339S0029ARM. Per le memorie a stato solido compaiono due grossi chip Toshiba. Il chip ARM è prodotto da K4, ovvero Samsung, come quello dell'iPhone (modello leggermente diverso 339S0030ARM).
Nello smontare e scollegare la scheda logica si scopre un'altra parte di scheda posizionata sotto, più sottile e con piccoli processori. Si noti la scritta Foxconn sul connettore dock, quindi non solo assemblaggio ma anche componenti dell'azienda cinese.
Qui sono stati affiancati i due lati della scheda logica. A sinistra la parte inferiore mostra il connettore mini-jack per l'audio. A destra i chip principali, tra i quali (in alto a destra con il logo di un'onda) il piccolo codec audio WM8758BG di Wolfson, che "resiste" in questo modello oltre che nell'iPhone, invece nell'iPod classic è stato soppiantato da un modello Cirrus. Le due memorie flash di Toshiba sono da 32 Gb, ovvero 4 GB l'una.
Il display LCD si scollega dallo spessore di vetro dopo aver svitato 10 viti Philips #00. Nell'iPhone sono una cosa sola perché saldati assieme con un potente adesivo.
Infine ecco l'"esploso" di tutte le 5 componenti principali, separabili.
Per gli appassionati della componentistica o semplicemente per i curiosi vi invitiamo a vedere le precedenti sessioni fotografiche dei nostri collaboratori californiani di iFixit (collaboratori di lungo corso e non "comperati" con un account di Flickr o altri contentini): MacBook Pro (novembre 2006), iPod shuffle 2G (novembre 2006), AirPort Extreme (febbraio 2007), Apple TV (marzo 2007), iPhone (luglio 2007) e iPod classic (settembre 2007) ed iPod nano 3G (settembre 2007).
